Progetto ovovia a Trieste, partono sondaggi in via del Perarolo e a Opicina
TRIESTE. Il Comune implacabile prepara il terreno per la costruzione della cabinovia Carso-Porto vecchio, con un uno-due di «sondaggi funzionali al progetto», come riporta l’ordinanza di viabilità firmata dal direttore della Mobilità Andrea de Walderstein.
Il primo assaggio di questi monitoraggi risale a pochi giorni fa e ha riguardato via Doberdò a Opicina. Adesso doppia incursione: una in via del Perarolo a Barcola, l’altra ancora a Opicina, stavolta in via del Calcare all’incrocio con via Carsia. Entrambe i sondaggi vengono eseguiti dalla Tecno Geologia perforazioni srl basata a Moniga del Garda sulla sponda bresciana del lago, già autrice delle operazioni in via Doberdò.
Domenica non c’erano ancora indicazioni stradali in via del Perarolo, una stretta carreggiata che sale/scende tra strada del Friuli e via san Bortolo, più o meno all’altezza del faro della Vittoria. Ma l’ordinanza municipale prevede la conclusione dei lavori entro il 30 settembre, con interventi da un paio di giorni. Divieto di sosta e di fermata con rimozione, istituzione di un senso unico di marcia lungo la semi-carreggiata in discesa limitato a una fascia oraria 8-18.
Analogamente divieti di sosta e fermata in via del Calcare nei 150 metri tra via Carsia e il civico 3.
L’attività in via Doberdò era stata accompagnata da proteste sia dei residenti che delle forze politiche avverse alla realizzazione della cabinovia. Si vedrà se le stesse tensioni riguarderanno Barcola e la nuova zona di Opicina, tenendo presente che l’area Perarolo-strada del Friuli è uno degli epicentri della protesta, in quanto uno dei punti più direttamente interessati dalla cabinovia. Il periodo vacanziero non inficia il movimento politico-amministrativo attorno al progetto.
[[ge:gnn:ilpiccolo:13004277]]
L’europarlamentare “dem” Elisabetta Gualmini ha presentato un’interrogazione alla Commissione Ue per segnalare come la cabinovia «comporterebbe la deforestazione di oltre quattro ettari di bosco all'interno di un sito Natura 2000, noto per la sua rilevante biodiversità e la presenza di specie animali a rischio di estinzione». Tematiche che erano state in precedenza svolte dalla collega del Movimento 5 stelle Sabrina Pignedoli.
In questo stesso mese agostano il Comune ha provveduto a incaricare l’avvocato e docente universitario Vittorio Domenichelli nella co-difesa, insieme all’ufficio legale dell’ente, per quanto riguarda il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato dalle Comunelle. Il Municipio tende a trasferire il contenzioso nella sede del Tar Fvg.