Troppe imprudenze in montagna, il Cai di Gorizia propone i corsi per gli escursionisti

«Oggi troppo spesso passa, anche dai media o dalle pubblicità turistiche, il messaggio che la montagna è un grande parco dei divertimenti. Invece non bisogna banalizzare, e ricordare sempre che l’ambiente montano va affrontato con consapevolezza e rispetto».

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Non ha dubbi il presidente della sezione di Gorizia del Club Alpino Italiano, Giorgio Peratoner, nel sottolineare l’importanza della formazione e di una comunicazione adeguata nella prevenzione degli incidenti durante escursioni e ascensioni. Perché se il cosiddetto “rischio zero”, in montagna, non può esistere, è altrettanto vero che molte statistiche raccontano che fino al 95% degli incidenti – spesso con esito fatale – capitano a persone non adeguatamente preparate o attrezzate.

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«Purtroppo la situazione è estremamente preoccupante, un disastro, e per rendersene conto basta leggere le notizie che appaiono ormai con troppa frequenza – dice Peratoner –. Si apprende di persone che vanno tra i monti con i sandali, o senza verificare la difficoltà del sentiero che stanno imboccando, o ancora in condizioni fisiche non adeguate.

C’è troppa inconsapevolezza, ignoranza intesa come mancanza di conoscenza, e addirittura stupidità. E tutto questo può portare a conseguenze molto gravi. Ecco perché continuiamo a sostenere che è importante avvicinarsi all’ambiente montano magari frequentando quei corsi che proprio il Cai propone costantemente».

Oltretutto, ricorda il presidente del club, chi si iscrive è anche coperto da un’assicurazione sugli infortuni in montagna e può giovarsi del soccorso alpino e dell’elisoccorso.

Le regole di base da rispettare, poi, per muoversi in sicurezza nell’ambiente montano sono sempre le solite, anche se in molti sembrano ignorarle ancora. «In montagna si va con le calzature adatte, con abiti in grado di rispondere ai cambiamenti repentini del meteo, con una conoscenza adeguata delle topografia e del meteo, e magari informandosi nei punti informativi che sono presenti in tutte le località», dice Peratoner, da tempo impegnato nel lanciare nuove iniziative finalizzate alla sicurezza, anche a Gorizia e nell’Isontino.

«Tra i corsi e gli approfondimenti che abbiamo promosso ci sono ad esempio quelli relativi alle basi della meteorologia – spiega ancora –, ma anche nei mesi scorsi un nuovo percorso dedicato all’utilizzo delle mappe e del Gps sullo smartphone, che è stato molto apprezzato. Tanto che lo riproporremo probabilmente in autunno».

Anche chi non avesse tempo o voglia di seguire dei percorsi formativi, che comunque sarebbero auspicabili, nel Cai può però trovare un riferimento prezioso, nell’ottica della scoperta della montagna e della sicurezza.

«Disponiamo di mappe, cartine dettagliate e di personale esperto che può consigliare e dare informazioni utili sui percorsi e sulla loro difficoltà – conclude Giorgio Peratoner –. Il nostro compito è promuovere la conoscenza della montagna e i suoi aspetti culturali e scientifici, ma è necessario viverla in tutta sicurezza».

Sul proprio sito internet, nell’area dedicata all’escursionismo, la sezione ha indicato chiaramente le “sei regole fondamentali dell’escursionista”. Tra queste ci sono anche quelle di evitare, se possibile, uscite in solitaria e, nel caso in cui si decidesse di farle, di comunicare il proprio itinerario, avvisando del ritorno. —