Pedalare tra le siepi e tremila piante di fronte alla cartiera di Mantova
Taglio del nastro in viale Poggio Reale, all’ombra della cartiera progettata da Pier Luigi Nervi, della nuova pista ciclabile che collega strada Diversivo e il quartiere Burgo a Colle Aperto e via Verona: poco più di un chilometro di percorso, affiancato da quello che è destinato a diventare nel tempo un vero e proprio bosco urbano. Presenti il sindaco Mattia Palazzi, il vicesindaco Giovanni Buvoli, gli assessori Nicola Martinelli, Andrea Murari, Serena Pedrazzoli e Alessandra Riccadonna assieme a rappresentanti della azienda Pro-Gest che ha finanziato l’intervento, per un milione di euro, tra le opere compensative richieste.
[[ge:gnn:gazzettadimantova:13009040]]
«Siamo orgogliosi di essere parte attiva di quest’opera simbolica, che collega sia il quartiere che lo stabilimento produttivo alla città» ha affermato Stefania Demuro, responsabile ambiente Pro-Gest, con lei il direttore Luca Devigili, che si è soffermata sul valore del progetto dal punto di vista ambientale: «Quasi 3mila piante affiancano il percorso e in futuro questo impianto svolgerà una importante funzione ecosistemica per la collettività, sia per l’abbattimento delle emissioni da traffico sia per la mitigazione delle temperature».
Collegare il centro ai quartieri è l’obiettivo del Comune: «Percorrere viale Poggio Reale era pericoloso e difficile, è una strada a rischio, sono certa che la ciclabile sarà molto frequentata e un domani, collegandosi anche al quartiere Rabin, lo sarà ancora di più» ha spiegato Patrizia Benasi, consigliera comunale e dell'associazione Centro aperto. Associazione «che ha lottato molto per quest’opera» ha spiegato Palazzi che, tra gli applausi del pubblico, ha annunciato che dal 29 settembre, inizierà la demolizione del cosiddetto magone, lo scheletro di cemento sul rondò di Colle Aperto.
A illustrare gli aspetti tecnici è stato l'assessore Martinelli: «La pista sarà illuminata, affiancata da 400 metri di siepi e da 2.895 nuovi alberi di specie autoctone, con impianto di irrigazione dotato di sensori in grado di gestire un uso sostenibile dell'acqua». Tra il pubblico, Daniele Mattioli dell’associazione Fiab Amici della bicicletta, che lamenta: «Lungo la ciclabile ci sono tre passaggi solo pedonali, senza i quadrotti: i ciclisti dovrebbero scendere dalla bici. E manca la segnaletica che indica, per chi arriva a Colle Aperto, come proseguire per Cittadella e Mantova». Una pedalata alla volta, tutti i tasselli prenderanno corpo.