Ospedale di Treviso, accordo sul nuovo parcheggio: 50 centesimi per tre ore
C’è il primo accordo sul costo del biglietto per accedere al nuovo parcheggio da 800 posti della Cittadella della Salute. Dopo una lunga trattativa tra l’Ulss 2 e le aziende del project financing si è arrivati a definire il prezzo.
«Intanto abbiamo convenuto la cifra di 50 centesimi per le prime tre ore, anziché per la prima ora solamente, ma stiamo ancora dialogando con la speranza di ridurre anche i tre euro l’ora per l’intero giorno», dichiara il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Francesco Benazzi.
La trattativa
La logica della trattativa è nell’ottica di agevolare i pazienti e i familiari che nei prossimi mesi dovranno recarsi nel nuovo polo ospedaliero di Treviso. Adesso, l’intenzione della direzione medica è di riuscire a ridurre da tre euro a 1,20 la tariffa per l’intera giornata.
Anche in questo caso bisognerà rimettere mano al contratto firmato tra le parti nel 2015. «Stiamo ancora ragionando per vedere se possibile rimodulare la spesa in base alla nostra controproposta», rimarca il dg, «l’apertura del parcheggio sarà comunque contestuale all’arrivo dei primi pazienti nella Cittadella, così da agevolare parenti e caregiver degli utenti».
Degenti e apparecchiature
Intanto sono finiti con qualche ritardo i collaudi del monoblocco ospedaliero e si continua a lavorare con primari, capisala e personale sanitario per organizzare il primo trasferimento di pazienti dal vecchio Ca’ Foncello alla nuova cittadella.
Gli ingressi riguarderanno in prima battuta una cinquantina di degenti della Chirurgia uno, a seguire quelli di Chirurgia due, quindi Urologia e Cardiochirurgia. La tabella di marcia prevede l’attivazione prioritaria delle specialità strettamente collegate con il blocco operatorio e un potenziamento di tre banche: unità toracica, chirurgia vascolare, chirurgia maxillofacciale, per le quali si andrà a rafforzare anche l’organico con nuove assunzioni di camici bianchi.
Nel monoblocco
La Cittadella della Salute, quando sarà pienamente operativa, ospiterà un migliaio di posti letto di cui 430 a elevata intensità di cura.
L’investimento per le tecnologie ammonta da 35 milioni di euro per attrezzare l’edificio 29, sede del monoblocco, dove è stata allocata la migliore tecnologia sanitaria del momento: quattro bunker per la radioterapia, cinque sale di radiologia digitale, due ambulatori per le risonanze in alta definizione, due poli operatori, uno per le emergenze e uno con robot chirurgico Da Vinci e la possibilità di eseguire in simultanea angiografie e tac durante gli interventi più delicati a cuore aperto e cervello. Gli ultimi tre piani saranno destinati alle degenze ordinarie e in isolamento.
Il commento
«Nell’edificio 29» conclude Benazzi «trovano casa tutte le funzioni a maggiore intensità di cura che richiedono l’impiego di sale operatorie, terapie intensive, diagnostica per immagini nonché l’area delle sale parto con dieci ambienti per il travaglio e due per i cesarei».