Trieste, arrivano le bollette Tari: più lievi per le famiglie, più care per le imprese
TRIESTE. Stanno raggiungendo le case dei triestini 112.087 avvisi spediti da Esatto per il pagamento della Tari 2023, tassa sui rifiuti: la società comunale di esazione ritiene, in teoria, di incassare da essi 40,7 milioni di euro. Le cartelle sono circa 400 in più rispetto a quelle inoltrate lo scorso anno. Il cittadino-utente-contribuente potrà saldare le spettanze in due maniere: in un’unica soluzione entro il 2 ottobre oppure in due rate, di cui la prima fissata al 2 ottobre e la seconda al 4 dicembre.
A ricordare l’appuntamento tributario, con il supporto del direttore Davide Fermo, è il neo-presidente di Esatto, Raffaella Del Punta, in carica dal 7 luglio scorso, avendo preso il posto di Andrea Polacco, che resta comunque nel consiglio di amministrazione. In questo suo “esordio” pubblico alla guida della società, la Del Punta sottolinea tre elementi riguardanti la Tari 2023: le famiglie pagheranno un po’ meno, le attività economiche un po’ di più, da domani venerdì 1° settembre gli avvisi saranno visionabili/scaricabili accedendo con Spid o Cie allo sportello telematico Linkmate.
Così i più alfabetizzati nelle discipline innovative potranno accedere al portale PagoPA per regolare la bolletta “online”. Questa modalità pare che piaccia, essendo stata scelta già da 12.400 utenti, 2.000 in più rispetto all’anno passato.
Ma torniamo al differente andamento tariffario famiglie/imprese. La presidente spiega che la buona capacità mostrata da Esatto nel recuperare i mancati versamenti delle passate stagioni si è riflessa positivamente sulla contabilità tributaria comunale, consentendo così qualche risparmio alle famiglie, che avranno tariffe alleggerite dall’1 al 2%, in cifra tonda tra 2 e 12 euro annui. Certo non cambiano la vita, ma, come avrebbe sostenuto monsieur de La Palisse, meglio pagare meno che di più.
Al contrario bolletta un po’ più salata per le attività economiche, in quanto sono venute meno le agevolazioni che erano state concesse a causa del Covid. Questo ri-adeguamento costerà alle iniziative produttive e commerciali un aumento stimato attorno al 5-6%, che tradotto in contante significa dai 14 ai 28 euro in più rispetto agli ultimi anni “scontati”. Nel 2022, compresi i “ravvedimenti”, la Tari portò 31,2 milioni nelle casse municipali.
Dalla presidente anche alcuni dati sull’Ilia, l’imposta sugli immobili che in regione ha sostituito l’Imu. Al 25 agosto Esatto aveva incassato circa 29 milioni 560.000 euro, cifra inferiore di circa 165.000 euro nel raffronto con l’introito dell’analogo periodo 2022. La lieve flessione - argomenta la Del Punta - è dovuta a una riduzione dello 0,96% dell’aliquota riferita a una serie di categorie catastali (uffici e studi privati, abitazioni e alloggi tipici, case di cura, ospedali, collegi, prigioni, uffici pubblici, scuole, biblioteche, negozi, laboratori, stabilimenti balneari, officine).
Da ricordare che la seconda tornata Ilia ha quale scadenza il 16 dicembre: nel 2022, sul fronte Imu, Esatto consegnò al Comune, sempre calcolando i “ravvedimenti”, circa 58 milioni di euro.
Il principale appuntamento organizzativo di Esatto è rappresentato dal trasferimento della sede all’ex Meccanografico in Sacchetta. Il giorno 7 settembre - comunica infine la Del Punta - è previsto un sopralluogo. Secondo fonti comunali, i lavori dovrebbero concludersi verso la fine dell’anno, ma seguiranno i collaudi. Per cui la data di inizio operatività , che finora era febbraio 2024, slitterà di alcuni mesi verso la primavera inoltrata. Tra l’altro Esatto deve acquistare gli arredi della futura sede: l’inaugurazione, insomma, non è imminente ...