Mestre, droga e bilancini mimetizzati tra le fioriere dei ristoranti del centro
Dosi di droga sospese e nascoste tra i vasi e le fioriere che corrono lungo via dell’Orologio e Galleria della Torre, sopra la testa di chi si siede a bere uno spritz o a mangiare una frittura in una delle cornici più belle della città.
Con tanto di attrezzatura ben celata tra le foglie, per pesare la quantità di stupefacente. L’ultima frontiera dello spaccio in città, è “green”. Ma non nel senso di “ecologica”. Piccoli spacciatori creativi che non sanno più come nascondere alle forze dell’ordine le sostanze stupefacenti (e che evidentemente si sentono braccati), le pensano davvero tutte.
E adesso cercano di mimetizzare cocaina e altre droghe che vanno per la maggiore, in luoghi a dir poco impensati, anche se molto frequentati da locali così come da turisti, che nella maggior parte dei casi non si accorgono di nulla. È il caso della nota osteria-cicchetteria Ceola di Galleria della Torre, che si trova nella splendida corte che si stacca dalla piazza, dove il titolare ha ricreato un giardino fiorito nel plateatico.
Sopra i tavolini all’aperto, che pendono dall’alto, ci sono delle belle fioriere con piante regolarmente annaffiate che creano un manto verde e una cornice ideale. Ed è per questo che non è sfuggito, al titolare, che arriva alle all’alba al locale, il bilancino per pesare la droga e le dosi già pronte, trovate al mattino presto di qualche giorno fa, tra i fiori.
Stefano Ceolin ha chiamato le forze dell’ordine, per spiegare la situazione. E il risultato è che, molto probabilmente, si trattava di cocaina. E di certo è stata posizionata dagli spacciatori a chiusura del locale, forse durante le ore notturne.
Evidentemente chi lo ha fatto hanno pensato che nessuno sarebbe andato a vedere, oppure potrebbe essere stata abbandonata per evitare controlli. In ogni caso, nel vaso tra le foglie, c’era tutto il kit necessario per venderla, pesarla, farsela pagare.
Le fioriere più gettonate, sono di fatto quelle più basse, verso la scalinata che porta in Riviera Magellano. A bocca aperta il titolare, che non immaginava di trovare anche questo. Nonostante abbia segnalato che in alcune ore del giorno, ci siano gruppi di stranieri di nazionalità mischiate che bivaccano e spacciano, seduti per terra.
Mentre al mattino deve supplicare senza tetto e sbandati di trovarsi un altro luogo per riposare, dopo che hanno passato la notte in galleria della Torre. E talvolta anche fatto i loro bisogni.
La sera spacciatori e consumatori si ritrovano anche in via Poerio, nella corte del civico 34, dove ci sono le pareti verdi verticali che ben si prestano a celare, all’interno, confezioni di droga, anche in questo caso mimetizzate tra il fogliame.
Ed ecco perché il via vai di persone che poi non ci pensano due volte a fumare o scaldarsi le sostanze all’aperto, davanti alle persone che entrano ed escono dagli uffici.
E più di qualcuno ha segnalato spaccio di sostanze stupefacenti anche in via Mestrina, sostenendo che la sera, quando i locali chiudono, gli spacciatori utilizzano i plateatici chiusi per lo smercio di droga.
«Ne vediamo di tutti i colori» dice chi abita in zona «dopo una certa ora il centro è loro».
Tornando in zona Piave, l’osteria Vecia Posta, nella bella piazzetta San Francesco, ha chiuso il plateatico, tentando di lasciare fuori tossici e drogati che stazionavano. — © RIPRODUZIONE RISERVATA