Mercato Azzurro | Una perfetta gestione delle spese
Il mercato si è finalmente concluso e, come recita il mantra specifico, la parola passa adesso al campo. Va da se che questo può essere anche un momento inidoneo per i primi giudizi, tra chi è si dice contento per quello che la società ha fatto, chi invece la vede al contrario perchè non soddisfatto […]
L'articolo Mercato Azzurro | Una perfetta gestione delle spese proviene da PianetaEmpoli.
Il mercato si è finalmente concluso e, come recita il mantra specifico, la parola passa adesso al campo. Va da se che questo può essere anche un momento inidoneo per i primi giudizi, tra chi è si dice contento per quello che la società ha fatto, chi invece la vede al contrario perchè non soddisfatto di quanto sviluppato in estate. Il dato oggettivo, però, è quello di un mercato davvero all’insegna del risparmio, con una gestione oculata in ogni singola operazione.
La maggior parte delle operazioni in entrata sono state concluse con la formula del prestito con diritto di riscatto, quindi la possibilità di fare una valutazione lungo tutto l’anno sportivo, e poi decidere se investire o meno nel calciatore. La situazione di Stiven Shpendi è invece l’unica che prevede un obbligo di riscatto, che però dovrà essere esercitato non alla fine di questa stagione ma della prossima; 2 milioni i soldi da versare al Cesena. Maldini, Cancellieri e Ranocchia hanno invece la contro opzione da parte del club di origine, ciò vuol dire che l’Empoli da questi prestiti – ovviamente rinunciando al giocatore – potrebbe anche farci un guadagno. Il discorso prestiti si chiude poi con Cambiaghi e Caprile, due giocatori che al termine della stagione torneranno ai rispettivi club di appartenenza, senza possibilità di contrattazione. I titoli definitivi sono 6 e parliamo di Pezzella, Grassi, Walukiewicz, Gyasi, Berisha e Destro. Di questi soltanto per un elemento è corso danaro, ovvero il mezzo milione versato al Cagliari per il difensore centrale polacco. Da dire, per correttezza, che il già citato Cancellieri arriva con un prestito oneroso, quindi è uscito del danaro (circa un milione ma non abbiamo riscontro certificato) verso Roma.
Questa quindi la spesa sostenuta dall’Empoli nel corso del mercato estivo. Da un punto di vista gestionale, va considerato un mezzo capolavoro. In un estate in cui ci sono state due cessioni davvero importanti, come quelle di Vicario e Parisi che solo di parte fissa hanno portato circa 30 milioni. Prima che qualcuno possa storcere il naso di fronte alla discrepanza tra incassi e spese, è sempre bene ricordare che la sopravvivenza dell’Empoli passa unicamente da una gestione centellinata delle risorse economiche. Sistema che può non trovare d’accordo chi vorrebbe vedere reinvestiti determinati soldi per l’acquisto di un nome che faccia sognare. Però questo è il sistema che l’Empoli adotta e che permette di vivere a livello sportivo quello che viviamo da diversi anni. Certo, e torniamo al punto di partenza, il campo è giudice, e di fronte a questo verranno poi giudicati anche i dirigenti per le loro operazioni di mercato. Guardandola però da un mero ed unico punto di vista gestionale, arrivare a costruire una squadra che se la possa ampiamente giocare in serie A, spendendo solo un milione e mezzo, è un qualcosa da ammirare.
L'articolo Mercato Azzurro | Una perfetta gestione delle spese proviene da PianetaEmpoli.