Enrico Calesso nominato nuovo direttore musicale del Teatro lirico Verdi di Trieste
foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Dopo la pausa estiva il sipario sta nuovamente per alzarsi Teatro Verdi, dove tutto è pronto per la ripresa dell’attività, a partire da sabato alle 19.30 con il concerto inaugurale della stagione sinfonica, organizzato in collaborazione con la Società dei Concerti di Trieste nell’ambito del ‘Festival di Trieste – Il Faro della Musica’. L’annuncio di un’importante novità per la vita del Teatro ha contrassegnato la conferenza stampa di martedì pomeriggio nella sala Ridotto del Teatro, presenti il sovrintendente Giuliano Polo e Andrea Melon, vicepresdnte del consiglio di indirizzo del Cda. Dopo una lunga attesa e a meno di un anno dalla nomina del Sovrintendente ricompare in teatro la figura del direttore musicale nella persona del maestro Enrico Calesso (l’ultimo è stato Ezio Bosso), nominato nel ruolo per quattro anni grazie alla sua rilevante esperienza artistica e manageriale nel mondo di lingua tedesca, da Würzburg a Vienna e a Linz, alla sua versatilità sui repertori dal lirico al sinfonico e, non da ultimo, grazie ai buoni rapporti con il Verdi maturati nella scorsa stagione, dove ha diretto sia il secondo concerto sinfonico col violino solista di Giuseppe Gibboni sia i ‘Capuleti e Montecchi’ con la regia di Arnaud Bernard.
Al riguardo, nel sottolineare come questa nomina sia frutto di un lungo lavoro di ricerca e riflessione, Giuliano Polo ha dichiarato come fosse evidente da tempo che «il nostro teatro avesse bisogno di rafforzare il proprio organico artistico e gestionale con una figura in grado di muoversi agevolmente su più fronti e che incarnasse al contempo lo spirito italiano e cosmopolita di Trieste, portando una lunga esperienza nel mondo dei teatri di lingua tedesca a noi molto affini per tante ragioni, in primis le logiche di pianificazione artistica».
Nel manifestare la propria soddisfazione di iniziare questo nuovo percorso insieme e nel ringraziare Calesso – presente in sala – per aver accettato l’incarico, Polo si è detto certo che «la nuova stagione che disegneremo insieme per il ’24 – ‘25 porterà un’ulteriore ventata di freschezza a tutto lo scenario musicale giuliano di cui il teatro è e rimane luogo cardine». A sua volta Enrico Calesso si è detto molto soddisfatto per questo incarico che lo riporta a Trieste , «città che ho già imparato ad amare, che mi affascina per la sua natura assolutamente mitteleuropea e dove sono felice di poter dare il mio contributo di direttore d’orchestra con un bagaglio di esperienza spiccatamente europea». Attratto dalla cultura tedesca fin da ragazzo, una laurea in filosofia a Venezia con focus proprio sui grandi filosofi tedeschi, Calesso intende coltivare il repertorio italiano e ampliarlo verso i compositori di area tedesca e slava, nell’ottica di dare un significato anche musicale alla storia della nostra città. A dicembre il maestro dirigerà un concerto sinfonico dedicato a Mahler, «autore che voglio approfondire» e un brano pensato per «celebrare il centenario della ‘Coscienza di Zeno’ con Svevo scrittore che adoro e che è uno degli esempi cardine della natura europea della città, insieme ovviamente a Rilke, che a Duino scrisse il suo capolavoro. Queste sono tutte cose da coltivare e tenere ben presente nella programmazione futura, anche per ridare quel ruolo centrale al Teatro e, soprattutto, all’orchestra». L’altro punto cardine dell’incarico sarà sicuramente l’attenzione ai giovani: «Intercettare le sensibilità dei giovani è un’esigenza che diventa sempre più forte col passare degli anni. Secondo me Trieste ha già lavorato bene in questa direzione ma ora si tratta di incentivarla per creare quello che sarà il pubblico di domani. Proporre l’opera lirica e la musica sinfonica ai giovani è una sfida assolutamente entusiasmante e l’impegno a portare i giovani a teatro deve essere una priorità assoluta».
Per concludere, a Paolo Rodda il compito di riepilogare il cartellone che, come anticipato, inizia sabato alle 19.30 con il concerto diretto da Hartmut Haenchen e solista Antonio Meneses al violoncello, musiche di von Weber, Schumann e Beethoven. Martedì 12 settembre alle 19.30 sarà la volta di Angela Hewitt nella doppia veste di solista e direttrice a esibirsi in un programma interamente mozartiano, a seguire sabato 16 settembre –alle 18 – sul podio Pinchas Zuckerman nel triplice ruolo di direttore/violista e violinista affiancato da Giovanni Andrea Zanon al violino in pagine di Haydn, Bach e Mozart. Profumo di Russia (Čajkovskij e Rachmaninov) nel concerto di sabato 23 settembre – alle 18 – con la bacchetta di Kevin Rhodes e il violoncello di Enrico Pagano, a seguire venerdì 29 settembre alle 19.30 un affascinante programma che comprende brani di Berio, Milhaud, Strauss e Glazunov diretto da Ayrton Desimpelaere e con l’apporto solistico del sassofonista Federico Mondelci. Venerdì 6 ottobre alle 19.30 il direttore Giulio Cilona insieme al violino di Francesca Dego e al pianoforte di Alessandro Taverna proporrà musiche di von Weber, Mendelssohn e Beethoven quindi venerdì 13 ottobre alle 19.30 squisitamente tardo romantico il programma (Brahms e Čajkovskij) affidato alla sensibilità interpretativa del maestro Francesco Ivan Ciampa e del violinista Stefan Milenkovich. Infine gran finale venerdì 22 dicembre sempre 19.30 con le pagine di Schumann, Mahler e la ‘Musica per Italo Svevo’ di Giulio Viozzi affidate al neo direttore musicale Enrico Calesso e al pianista Massimo Gon. Ulteriori informazioni e dettagli sul sito del Teatro.