La barca più antica del Mediterraneo giunta all’attracco a Monfalcone
![La barca più antica del Mediterraneo
giunta all’attracco a Monfalcone](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/ilpiccolo/2023/09/08/214442396-a06e5ee7-77b7-45f1-9360-99939f578e41.jpg)
foto da Quotidiani locali
Monfalcone città del mare, dove la nautica e la vela si traducono in innovazione e occupazione, ma anche valorizzazione del passato e delle competenze che porta con sé, generando comunque altrettanta “economia”. A farsi interprete dei due lati della stessa medaglia è, ancora una volta, il Marina Monfalcone, controllato dalla stessa società a capo di Red Bull, e il suo Yacht Club, erede della storia nata con Annibale Pelaschier, cui era ed è tuttora legato.
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La settima edizione dell’International Hannibal Classic, organizzata da ieri a domani dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con lo Yacht Club Adriaco di Trieste, regata valida anche come terza tappa del circuito Aive 2023, Associazione italiana vele d’epoca, si è arricchita quest’anno di un evento sportivo dedicato alle Classi Metriche, imbarcazioni che hanno fatto la storia della vela e cui è stato dedicato il “Classic Metre Race Trofeo CiviBank”.
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Le banchine del Marina Monfalcone, dove la società austriaca sta continuando a investire anche per trasformarla in un centro di formazione di velisti olimpici, si sono così trasformate da questi giorni in un vero e proprio “museo della vela galleggiante”, tra scafi d’epoca e gli affusolati Classic Metre (sei i presenti per la classe). Tra gli equipaggi indaffarati nei preparativi prima dell’uscita in mare, in un golfo spazzato dalla Bora, ieri c’era anche quello del “Sorella”, barca a vela di 10,97 metri entrata a far parte della “flotta” della Marina Militare nell’estate del 2022 e costruita nel cantiere inglese Dan Hatcher di Southampton nel 1858. «È l’imbarcazione più antica a navigare nel Mediterraneo», ha spiegato ieri Loris Plet, direttore generale dello Yc Monfalcone, dopo la presentazione dell’evento. Non a caso è stata classificata dalla rivista inglese Classic Boat tra le quattro imbarcazioni più importanti al mondo.
“Sorella” prima di tornare in acqua è passata, però, dalle sapienti mani dei maestri d’ascia e degli artigiani dell’Alto Adriatico Custom che si sono presi cura anche della Classic Metre del 1910 “Hiawatha”, armatore il conte carinziano Kari Khevenhuller, a Monfalcone con due scafi, ormeggiata ieri a poca distanza da “Sorella”. «L’imbarcazione, progettata da Johan Anker, il “papà” del Dragone, è rimasta da noi tre anni – ha raccontato ieri Odilo Simonit, maestro d’ascia e socio fondatore di AA Custom con Paolo Skabar –. La ricerca storica è stata considerevole per arrivare a materiali e forme più vicini all’originale possibile». All’AA Custom è stata anche superata la sfida richiesta dall’installazione di un motore elettrico su una tipologia di imbarcazione che ne è nata priva (ed ha continuato a esserlo, come altri scafi presenti a Monfalcone hanno confermato). Il restauro nel suo insieme pare sia costato attorno ai 250 mila euro.
«Questo è un evento che per la città e l’amministrazione comunale ha quindi una rilevanza non solo sportiva», ha sottolineato il sindaco Anna Cisint, mentre il presidente dello Yacht Club Monfalcone Germano Scarpa ha confermato la volontà della realtà di essere non solo un centro formativo d’eccellenza della “nuova vela”, ma anche di valorizzare la sua storia legata ad Annibale Pelaschier. «Questa iniziativa fa parte del nostro progetto», ha aggiunto Hans-Peter Steinacher, general manager di Marina Monfalcone, ricordando chi ne è stato l’ispiratore, Dietrich Mateschitz, cofondatore di Red Bull, scomparso nell’ottobre dello scorso anno. Alla settima edizione dell’International Hannibal Classic, oltre alle Classi Metriche, partecipa un’altra trentina tra “Yachts d’Epoca”, in legno o metallo di costruzione anteriore al 1950 e Yachts Classici (varo entro il 1976). A questi si aggiungono le categorie di yachts disegnati dal maestro triestino della progettazione classica Carlo Sciarrelli. Ammessi anche gli Open Classic (inclusi gli Spirit of Tradition), gli yachts appartenenti alla categoria Arpège e infine la categoria “Passere”, rappresentata da alcuni scafi in condizioni impeccabili. Come in occasione delle precedenti edizioni, l’appuntamento viene affiancato in questi giorni da occasioni di approfondimento, aperte all’intera città e agli appassionati.