Scuola, finalmente corrette le nomine dei supplenti a Mantova: ma c’è chi è rimasto senza la cattedra

Il caos delle nomine dei supplenti annuali nelle scuole ha costretto l’amministrazione scolastica alla «rettifica e integrazione» di una parte degli incarichi assegnati il 30 agosto. Nel Mantovano come in altre province in diverse regioni. Ieri pomeriggio sul sito dell’ufficio scolastico territoriale di Mantova (il vecchio provveditorato) sono così uscite le attesissime rettifiche alle nomine a tempo determinato dalle graduatorie provinciali (Gps) e ad esaurimento (Gae). Un elenco che dovrebbe risolvere il pasticcio delle doppie nomine su singole cattedre che ha mandato in tilt le scuole e provocato le proteste di tutti quegli insegnanti precari che quando si sono presentati per la presa di servizio hanno scoperto che il posto promesso era già occupato da un collega.

Tutto risolto? Si spera, ma dai sindacati di categoria emergono delle perplessità. Tanto che, dopo un confronto con la dirigenza dell’ufficio territoriale all’ora di pranzo, tutte le sigle hanno firmato un documento unitario da cui trapela una certa preoccupazione.

«In questo momento non abbiamo ancora piena contezza della portata delle nuove individuazioni – si legge nella nota di Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals, Flc Cgil e Anief – sono state pubblicate nel pomeriggio odierno da parte dell’Ufficio scolastico provinciale le nomine annuali rettificate, da graduatoria Gps, per il personale docente della scuola. Conferma dell’incarico in molte circostanze, cambio di sede in altre e interruzione della proposta in altri ancora. Sicuramente non si può non tener conto da una parte dello stato emotivo di chi è stato in attesa della proposta lavorativa, seppur di carattere precario e del personale degli uffici di via Cocastelli dall’altra. Le variazioni hanno visto coinvolte in particolar modo la scuola secondaria di I e II grado (medie e superiori, ndr), confermando sostanzialmente quelle individuate precedentemente su infanzia e primaria. Da parte delle organizzazioni sindacali di categoria, permangono delle importanti perplessità sul sistema ideato dal ministero, che attraverso il famigerato “algoritmo” procede con l’abbinamento delle preferenze del candidato. È un chiaro esempio di come, le nomine in presenza e il non avvalersi di un sistema informatizzato, avrebbero forse permesso un inizio d’anno (l’ennesimo), meno concitato e più sereno, per tutti gli attori interessati». Le rettifiche erano attesissime dai precari interessati (per giorni non hanno avuto alcuna informazione) e dalle stesse scuole che temevano di non avere a disposizione organici sufficienti per garantire l’inizio delle lezioni martedì. Tanto che alcune scuole hanno attinto dalla graduatorie d’istituto per cercare personale.