Danni delle grandinate: al via le richieste di ristoro per privati e attività produttive, ma solo online
Le domande di indennizzo potranno essere presentate da martedì 19 settembre. Il governatore Fedriga sarà nominato a breve commissario straordinario per le fasi del post-emergenza
PALMANOVA. Martedì 19 settembre si apriranno ufficialmente le procedure per il deposito delle richieste di ristoro per le proprietà private colpite dal maltempo di luglio e agosto.
Una settimana dopo, cioè il 26 settembre, toccherà invece alle attività produttive poter cominciare ad avviare la presentazione delle domande che, come spiegato ieri dall’assessore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi, avverranno soltanto online.
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E se ormai Roma ha deciso di nominare Massimiliano Fedriga come commissario straordinario per la ricostruzione in Friuli Venezia Giulia, l’ammontare dei rimborsi verrà stabilito in base a quanto metterà a disposizione lo Stato. «La Regione farà la sua parte – ha spiegato Riccardi – e come già annunciato dal governatore è probabile che stanzieremo ulteriori fondi oltre ai 57 milioni già a bilancio, ma è chiaro che il grosso della somma dovrà arrivare dal Governo».
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L’ammontare dei danni
La prima ricognizione, ufficiosa, dei danni prodotti dal maltempo nel periodo compreso tra il 13 luglio e il 25 agosto vale poco meno di 900 milioni di euro per quanto «l’esperienza ci insegna che tra ruolo delle assicurazioni e sovrastime probabilmente il dato è in eccesso di un valore compreso tra il 10% e il 20%», ha detto Riccardi.
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Si vedrà, ma al momento la cifra è questa. Detto che l’ammontare sul patrimonio pubblico è stimato attorno ai 150 milioni, il resto della somma va in quota ai privati e si aggira attorno ai 530 milioni per oltre 26 mila segnalazioni di danno.
All’interno di questo schema, 9 mila fanno riferimento a veicoli (per un controvalore di circa 30 milioni) e 2 mila 200 a danneggiamenti subiti dalle attività produttive, comprese quelle del settore agricolo (202 milioni). Il resto, e parliamo di più o meno 300 milioni, è tutto su danni alle case.
Le richieste di ristoro
Le domande di ristoro andranno presentate esclusivamente online attraverso un apposito portale utilizzabile collegandosi al sito della Regione oppure della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.
Le istanze private – in questa fase anche senza perizia tecnica asseverata che però sarà quasi sicuramente richiesta in un secondo tempo – potranno essere “caricate” dalle 10 di martedì 19 settembre alle 16 di giovedì 19 ottobre. Quelle per i danni subiti dalle attività produttive – con una suddivisione prevista tra settore agricolo e altri comparti economici – dalle 10 di martedì 26 settembre alle 16 di giovedì 26 ottobre.
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L’accesso al portale avverrà tramite riconoscimento personale attraverso lo Spid, la Carta d’identità elettronica oppure la Tessera sanitari-Carta regionale dei servizi. Per venire incontro alle problematiche di chi non possiede questi strumenti, oppure non si trova a suo agio con tecnologica e informatica, la Regione ha previsto due diverse tipologie di aiuto.
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Un accordo stretto con gli Ordini professionali – dai geometri agli ingegneri – che metteranno a disposizione un pacchetto di esperti per aiutare le persone e con gli elenchi a disposizione in tutti i Comuni, oltre a due numeri verdi.
Il primo, gestito dal personale della Protezione civile regionale, è raggiungibile all’800/909060 dalle 10 alle 18 nei giorni feriali e dalle 10 alle 14 il sabato.
Il secondo, riservato a problematiche di ordine più informatico, fa riferimento ai tecnici di Insiel ed è raggiungibile all’800/098788 dalle 8 alle 19 nei giorni feriali e dalle 8 alle 13 il sabato.
Fedriga e valore dei ristori
Riccardi, nella giornata di sabato 16 settembre, ha confermato come «nella bozza di delibera proposta dal Governo» sia stato inserito il nome di Fedriga come commissario straordinario per la ricostruzione e che dunque «la Regione attende la conferma di una scelta che, ovviamente, condivide».
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Quanto all’entità e ai tempi dei rimborsi, invece, l’assessore è stato più cauto, comprensibilmente date anche le notizie che rimbalzano da Roma su una prossima legge di Stabilità tutt’altro che ricca di risorse. «Nessuno di noi immagina che possa essere stanziato il 100% del valore dei danni – ha concluso –, ma certamente dallo Stato ci attendiamo, il prima possibile, una risposta consistente».