Gli “alberi della Luna” sentinelle del percorso didattico di Agripolis
foto da Quotidiani locali
I due alberelli, figli di “The Moon Tree”, il platano che nacque da un seme portato sulla Luna 52 anni fa con la missione Apollo XIV, sono la curiosità del percorso interattivo didattico che per 3 chilometri si snoda nel verde tra il campus di Agripolis e l’azienda agraria sperimentale Toniolo.
Le due piantine, che in poco tempo diventeranno rigogliosi platani, sono state messe a dimora all’inizio del sentiero dedicato all’innovazione in agricoltura e realizzato dall’Università di Padova.
Si tratta di due esemplari unici, nati da un platano cresciuto dai semi portati nel 1971 sulla luna dall’astronauta Stuar Rosa a bordo dell’Apollo per valutare gli effetti della prolungata assenza di gravità sulla germinabilità e sulla capacità di sviluppo delle piante. Ancora oggi il platano cresce al Goddard Space Flight Center nel Maryland e i suoi semi sono custoditi dalla Nasa per ulteriori studi.
Grazie all’intervento di Cesare Barbieri, professore emerito di Astronomia al Bo, i semi sono arrivati in Italia e le piante ora cresceranno all’inizio dello speciale percorso didattico inaugurato dalla prorettrice Monica Fedeli con Gianni Barcaccia, direttore del dipartimento Dafnae di Agripolis e Francesco Morari, direttore dell’azienda agraria sperimentale universitaria.
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«Dalla terra alla tavola: percorso interattivo sull’innovazione in agricoltura – Innofarm»: è il nome dell’itinerario aperto a scolaresche, studenti e ricercatori, ma anche a chiunque voglia concedersi una passeggiata tra 150 specie botaniche, un apiario e un frutteto didattico, il pascolo e l’orto, giochi interattivi e nove aree tematiche in cui fare esperienze pratiche per saperne di più sulla biodiversità vegetale, sulle soluzioni naturali per ridurre l’inquinamento e il consumo energetico, sull’agricoltura del futuro.
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Nell’ambito del progetto “Terza missione” l’Università ha coinvolto le organizzazioni Cia, Coldiretti e Confagricoltura, l’Istituto comprensivo di Legnaro, i Comuni di Legnaro e Polverara, il distretto florovivaistico di Saonara. «È una occasione di collaborazione fra Università e territorio» spiega Carlo Nicoletto, docente al Bo e referente del progetto «per condividere i temi approfonditi dal mondo della ricerca. Il percorso permette di conoscere le innovazioni che sviluppiamo per far fronte alle sfide connesse alla produzione del cibo in un’epoca caratterizzata dal cambiamento climatico».