Trieste, trovato cadavere appeso al guardrail di una strada: era bendato e con i piedi legati
Il cadavere di un uomo bendato con degli stracci, i piedi legati da un nastro, è stato trovato domenica appeso al guardarail della Gvt (Grande viabilità triestina), un’arteria ad alta velocità che collega Trieste alla rete autostradale. Il corpo dell’uomo – di età compresa tra i quaranta e i cinquant’anni – era sospeso all’esterno della […]
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Il cadavere di un uomo bendato con degli stracci, i piedi legati da un nastro, è stato trovato domenica appeso al guardarail della Gvt (Grande viabilità triestina), un’arteria ad alta velocità che collega Trieste alla rete autostradale. Il corpo dell’uomo – di età compresa tra i quaranta e i cinquant’anni – era sospeso all’esterno della strada, assicurato da fibbie e lacci, in una zona di vegetazione poco visibile per chi transita con l’auto, dopo la galleria di Valmaura, in direzione di Muggia. A trovarlo sono stati alcuni operai impegnati in lavori di manutenzione per conto dell’Anas. A un primo esame la salma presenta segni di saponificazione, fenomeno che suggerisce una permanenza di qualche giorno sul luogo in cui è stata ritrovata.
Sul posto, oltre ai carabinieri, i sanitari del 118, la polizia, i vigili del fuoco, il medico legale e la pubblico ministero di turno della procura triestina, Maddalena Chergia. Gli inquirenti battono ogni pista lasciando aperte tutte le ipotesi investigative, come chiarito dal comando provinciale dei carabinieri precisando che i primi accertamenti esperiti sul posto dal medico legale non hanno al momento fatto emergere elementi che indirizzino le indagini in un’unica direzione. Smentita l’indiscrezione, circolata in un primo momento, secondo cui il corpo presentava segni di violenza e torture. Ulteriori informazioni potrebbero essere raccolte in seguito a un’ispezione cadaverica più approfondita che verrà effettuata nel pomeriggio. Non è quindi esclusa, per ora, anche l’ipotesi del suicidio.
La delicata fase di recupero è iniziata mentre ancora i carabinieri stavano svolgendo rilievi sul cadavere: la fitta vegetazione, la presenza di cavi elettrici e gli sforzi per assicurare l’integrità del corpo hanno reso lunga e complessa l’operazione, condotta con l’uso di autoscale da parte dei vigili del fuoco. L’Anas ha chiuso in via provvisoria una corsia all’altezza del chilometro 2,8 e il personale è impegnato nella gestione della viabilità. La Protezione civile ha allestito un gazebo sul posto, in mezzo alla carreggiata della superstrada, per posizionare il cadavere e dare modo al medico legale di ispezionarlo.
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