La Regione stanzia 40 milioni per il dissesto idrogeologico

foto da Quotidiani locali

Una sinergia che esiste già e che va consolidata, quella tra agricoltura e ambiente, all’insegna di una sostenibilità che sia di carattere non solo ecologico, ma anche economico e sociale. In visita istituzionale al Parco del Mincio, gli assessori regionali ai sistemi verdi e territorio, Gianluca Comazzi, e all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi, hanno ribadito la comune volontà di tutelare il capitale naturale e di farne un’opportunità di sviluppo per le aziende virtuose. Davanti ai sindaci della Comunità del Parco e al presidente della Provincia Carlo Bottani, Comazzi ha annunciato lo stanziamento di due milioni di euro a favore dei parchi regionali per l’acquisizione di nuove aree da tutelare e di 40 milioni di euro per contrastare il dissesto idrogeologico nei comuni mantovani.

«L’insediamento logistico a Lonato è un progetto folle, con impatti molto negativi per il territorio» ha detto Comazzi affrontando le criticità locali. Nel descrivere la sinergia con l’assessorato ai sistemi verdi, Beduschi ha parlato di un lavoro condiviso all’insegna del «realismo ambientale, che coglie l’occasione di coniugare la tutela con lo sviluppo sostenibile» confermando la bocciatura dei progetti di rinaturazione del Mincio («persegue un turismo modello Mississippi che mette a repentaglio un sottile equilibrio ambientale») e del Po. «Il Parco è un fiore all’occhiello di Regione Lombardia» ha dichiarato Beduschi nel passare la parola al presidente del Parco, Maurizio Pellizzer, che ha anticipato i progetti inseriti nella programmazione futura: i dragaggi sul fiume e nelle Valli del Mincio per contrastare l’interrimento, la creazione di una filiera circolare per rigenerare i sedimenti e le biomasse provenienti dagli sfalci delle specie infestanti, il monitoraggio quali-quantitativo delle acque afferenti ai canali Osone e Goldone. «Bisogna avere coraggio di programmare e di agire, per dare impulso al territorio» ha commentato Pellizzer.

Dopo la presentazione delle attività del Parco da parte del direttore Cinzia De Simone, la delegazione regionale ha raggiunto la foce del canale Osone per l’inaugurazione dei lavori realizzati dal Parco per la creazione di un bacino di sedimentazione da diecimila metri quadrati, con funzione di ecofiltro delle acque in transito verso le Valli.