Documenti da esibire se si attraversa il confine, alle 14 partono i controlli: cosa cambia per chi viaggia
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foto da Quotidiani locali
Partono ufficialmente alle 14 di oggi, sabato 21 ottobre, i controlli presso tutti i valichi al confine con la Slovenia dopo la decisione del Governo di sospendere temporaneamente il Trattato di Schengen sulla libera circolazione per ragioni di sicurezza legate a possibili infiltrazioni terroristiche attraverso i Balcani.
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La conferma è arrivata dal Prefetto di Trieste e commissario di Governo per il Fvg Pietro Signoriello.I controlli dureranno fino alle 14 di martedì 31 ottobre. Da oggi pomeriggio, quindi, a chi attraversa il confine nei due sensi potranno essere chiesti i documenti da parte della Polizia di Frontiera e dalle altre forze dell’ordine preposte. Il confine tra Italia e Slovenia si snoda complessivamente per 232 chilometri con 22 valichi principali.
Il ripristino dei controlli è stato chiesto facendo ricorso alla procedura d’urgenza disciplinata dall’art. 28 del Codice Schengen
A sua volta la Slovenia ha deciso di introdurre, sempre a partire da oggi, analoghi controlli temporanei ai confini con Croazia e Ungheria. Per questa operazione in Friuli Venezia Giulia è previsto l’arrivo di circa 300 tra agenti e militari. Al vaglio anche l’utilizzo di strumenti tecnologici a supporto, come telecamere e droni.
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Sulla situazione ai confini del Friuli Venezia Giulia il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato un vertice e Trieste con Lubiana e Zagabria per il 2 novembre al fine di «concordare assieme delle modalità di attuazione che possano rendere ponderata la misura».
L’aiuto della Protezione civile
"Su richiesta delle Prefetture di Udine, Gorizia e Trieste, come Protezione civile regionale ci siamo immediatamente attivati per fornire supporto logistico, con fornitura di torri faro, tende, moduli abitativi e con radio per la telecomunicazione nelle zone non coperte dalla telefonia mobile, nei valichi principali e secondari che saranno presidiati da oggi e per 15 giorni a seguito della sospensione degli accordi di Schengen decisa dal Governo italiano per i confini con la Slovenia".
Lo ha comunicato l'assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi a margine del vertice che si è tenuto nella Prefettura di Udine, al quale hanno preso parte le Forze dell'ordine interessate dalle attività di controllo dei confini. Il prefetto di Udine Domenico Lione, autorità di governo, ha ringraziato la Protezione civile e la Regione per la risposta tempestiva fornita in poco meno di 24 ore.
"È stata un'operazione che si è svolta rapidamente - ha evidenziato Riccardi -, visti i tempi molto stretti dettati dall'avvio dei controlli ai valichi. Con il coordinamento della Direzione della Protezione civile, una quarantina di volontari si sono occupati di trasportare sul posto i materiali necessari alle Forze dell'ordine di stanza ai confini, moduli e tende che saranno gestiti dalla forza pubblica".
"Ancora una volta il Sistema di Protezione civile della nostra Regione ha dimostrato di saper rispondere in maniera efficiente ed efficace a un'importante istanza giunta in un momento di urgenza e bisogno - ha aggiunto l'esponente dell'Esecutivo -. La strumentazione che abbiamo messo a disposizione vale non solo come supporto logistico ma anche come tecnologia in grado di permettere le comunicazioni in zone non coperte dalla telefonia mobile e fissa".