Marito e moglie furbetti del pass disabili: beccati dai vigili a Treviso
Due contrassegni identici, con lo stesso numero, per parcheggiare in centro: protesta dell’associazione “Oltre le barriere”
Due pass per disabili, del tutto identici e con lo stesso numero di contrassegno, in bella mostra all’interno di due vetture, parcheggiate vicine in pieno centro a Treviso. La cosa non è passata inosservata, qualcuno l’ha segnalata all’associazione Oltre Le Barriere che a sua volta ha informato i vigili urbani denunciando l’anomalia.
Un “doppione” sospetto
«Gli agenti sono arrivati sul posto e hanno constatato la presenza del doppione, documentato anche con foto. Le forze dell’ordine mi hanno riferito che, nelle scorse settimane, il contrassegno con quel numero era stato perso e il proprietario aveva sporto denuncia di smarrimento. Gli era stato quindi rilasciato un altro tagliando. Dopodiché il primo pass era stato ritrovato dall’uomo ma senza comunicarlo alla polizia locale. Così si spiega perché i contrassegni in circolazione fossero due con identico numero» dice Marzia Zorzetto, presidente dell’associazione Oltre Le Barriere che ha sollevato il caso e ne monitora l’evoluzione.
Ecco svelato perché nell’auto del marito c’era il pass per disabili e nell’auto della moglie il “clone” perfetto, comodo per posteggiare gratuitamente sugli stalli. C’è anche una foto delle due vetture e del pass uguale, tanto che Oltre Le Barriere ha interessato l’avvocato Michela Sabatini ed è pronta a costituirsi parte civile in un eventuale processo.
Il caso in Procura
«Questa vicenda - continua Zorzetto - lede in senso lato i diritti e le tutele degli invalidi a cui l’associazione rivolge il suo operato. Attendiamo con fiducia che la segnalazione fatta dalla polizia locale possa pervenire in procura e auspichiamo che porti all’iscrizione della notizia di reato. Al momento ciò non è ancora avvenuto ma ci auguriamo che questo accada presto. Laddove venisse aperto un procedimento penale è molto plausibile ci siano profili di rilevanza penale per l’utilizzo improprio e illecito del pass. Sarà da validare la titolarità delle auto e dei pass, e individuare chi stava indebitamente utilizzando il contrassegno, dato che uno è legittimo e l’altro no».
«Questione culturale»
Per Zorzetto: «Il rispetto verso la disabilità è in primis una questione culturale e di senso civico che deve entrare nella testa delle persone, invece, spesso c’è la tendenza a non dare peso alla disabilità o a viverla addirittura come un fastidio».
È per questo che Oltre Le Barriere è punto di riferimento per le famiglie con disabilità e coltiva un dialogo costante con le istituzioni: Comune, Inps, azienda sanitaria, fino al ministero per la Disabilità, e Zorzetto segue come volontaria anche l’Advar. «Non sopporto i soprusi nei confronti di chi ha una fragilità e detesto l’arroganza, sono stati fatti passi avanti nel riconoscimento della disabilità, ma c’è ancora molto da fare, e alla fine tutto è riconducibile a cultura ed educazione» dice.
L’associazione
Ecco perché l’associazione è fortemente impegnata nella promozione di incontri culturali e presentazioni di libri con la partecipazione di un gruppo di ricerca che ha tra i suoi esponenti il ministro della giustizia Carlo Nordio, il direttore dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, don Mariano Maggiotto filosofo, già direttore del collegio Pio X. Tra i prossimi appuntamenti in calendario: tappa al liceo Canova per una lectio magistralis.
«Ho trovato nel ministro un amico fraterno e sensibile verso il tema della disabilità, sempre disponibile al confronto» continua Zorzetto. Molto del suo impegno è legato alla storia personale. «Se non lo vivi sulla tua pelle, non senti il problema. A volte è necessario fermarsi, tutti dovremmo allenare sensibilità e altruismo».