Un finto avvocato truffa un’anziana a Gorizia. Rubati gioielli e migliaia di euro
GORZIA Squilla il telefono nella casa di un’ottantaquattrenne di Gorizia. Dall’altro capo del filo, un uomo che, con fare sicuro, si presenta come l’avvocato del figlio. «Buonasera, signora. Suo figlio ha causato un incidente stradale con un ferito grave. Ora è trattenuto in caserma dalle forze dell’ordine. Ha bisogno di parecchi soldi per tornare a casa e mi ha chiesto di chiamarla per poterli avere. Arrivo fra un attimo da lei».
Questo è, pressappoco, il tenore della chiamata. A rispondere, solitamente, sono (quasi sempre) signore anziane, sopra gli ottanta, che il truffatore ha selezionato e chiama per nome. Il metodo, consolidato, è quello del “falso avvocato” e, dal 2016 ad oggi, sono stati molteplici i raggiri di questo tenore, tentati o andati a buon fine, non soltanto nell’Isontino ma in tutto il Nord Italia.
Pareva che, a Gorizia, non venisse più messa in pratica questa truffa odiosa. Notizie, almeno, non sono emerse negli ultimi quattro anni, soprattutto dopo l’operazione della Polizia di Stato che aveva permesso di sgominare una banda. Ma è accaduto di nuovo e il raggiro è stato coronato, purtroppo, dal successo. A raccontare la vicenda il figlio che chiede di poter mantenere l’anonimato. «Il finto avvocato, dall’accento meridionale, ha riferito di essere il mio legale. Addirittura, di sottofondo, si sentiva una voce implorante aiuto che è stata scambiata, da mia madre, per la mia. Purtroppo, ci ha creduto ed è caduta nella trappola».
Pochi minuti più tardi, lo stesso avvocato farlocco si è presentato al domicilio dell’anziana. «E mia mamma gli ha consegnato tutto quello che aveva: collane, anelli e una cifra che equivale a tre stipendi di un operaio. Era convinta di aver fatto un’operazione a fin di bene per aiutarmi, per consentirmi di lasciare la caserma delle forze dell’ordine dove ero, così le è stato raccontato, in stato di fermo».
La famiglia non ha potuto fare altro che sporgere denuncia. «Sono intervenuti gli agenti - racconta l’uomo - e hanno ricostruito tutte le tappe di questo maledetto raggiro. Al di là del furto di denaro e dei suoi averi che avevano un valore affettivo, mia madre oggi è stravolta, distrutta psicologicamente. Non si dà pace. “Sono stata stupida”, “Ho sbagliato”, “Mi vergogno”, continua a ripetere. Ma queste persone si rendono conto del male che fanno? Denuncio pubblicamente quanto ci è accaduto affinché non capiti ad altri. Fate attenzione a queste persone senza scrupoli. Denunciate subito».
Il tema è stato oggetto anche di un’interrogazione presentata, in Consiglio comunale, da Franco Zotti (Zotti contro tutti). Ha raccontato l’accaduto e si è appellato alle forze dell’ordine affinché affrontino «più energicamente» la piaga delle truffe.
L’assessore comunale alla Sicurezza Francesco Del Sordi, dal canto suo, ha ricordato come gli enti locali godono di diverse linee di finanziamento per la sensibilizzazione. «Proprio in questo periodo - le sue parole - si stanno svolgendo delle serate informative, dedicate soprattutto agli anziani, in cui si parla di truffe e raggiri. Purtroppo, non possiamo andare casa per casa, ma le azioni per contrastare questo fenomeno le mettiamo in atto».