Chiude la storica trattoria Alle Bocce di Versa
foto da Quotidiani locali
ROMANS Da mercoledì Versa si scoprirà un po’ più triste, più silenziosa e povera sul piano sociale e aggregativo, trovandosi orfana del suo locale pubblico per eccellenza, una sorta di istituzione per il paese. Un locale che dalla seconda metà dell’Ottocento ha accompagnato la vita quotidiana del paese, scrivendone la storia e quella del territorio circostante. Si tratta della Trattoria alla Bocce, storicamente nota come “Ca di Macor”, in largo Cialdini, posta a ridosso della trafficata strada regionale 252, che porta a Palmanova. Un rinomato locale, sosta obbligata per tanti automobilisti in transito, che stasera dopo un brindisi di commiato con la sua clientela, chiuderà definitivamente i battenti.
Ad abbassare per l’ultima volta la serranda sarà Denis Cossaro, che per ultimo ha gestito questa rinomata trattoria rilevata nel dicembre 1974 dai suoi genitori Eligio e Pia Cont, una simpatica e infaticabile coppia, che ha saputo gestire l’esercizio con grande professionalità e tanta simpatia, ripagata dalla numerosa e fedele clientela, che ha costantemente affollato il loro locale con due campi di bocce nel cortile e l’arrivo di appassionati da ogni luogo. “Ligio” e Pia, lui di Sant’Andrat del Cormòr, lei di Canebola, si sono conosciuti in Svizzera dove lavoravano, unendosi in matrimonio nel 1960 per poi trasferirsi a Versa. Pia, che ha passato una vita dietro il bancone, anche in famiglia da nubile, oggi si gode il meritato riposo dopo aver ottenuto un riconoscimento della Confcommercio per i 40 anni di attività. È stata l’anima del locale, cucina compresa, mentre Eligio, morto nel 2018, era un impareggiabile intrattenitore, amante del canto e della briscola, capace di trattenere i clienti fino alle tre di notte.
Purtroppo, Denis e famiglia non hanno trovato successori per dare continuità all’esercizio pubblico, segnalato già nel 1885 sulle guide commerciali dell’epoca, come “Albergo Giacomo Macor”. Una famiglia, quella dei Macor, che ha avviato e gestito il locale nella laboriosa Versa, comune autonomo fino nel 1928, per poi diventare frazione di Romans. Nella lista dei titolari del locale troviamo, nel 1890, l’albergatore Francesco Macor, al quale è subentrato Francesco Macor, mentre nel 1932 a Versa operavano l’osteria di Edoardo Macor e la trattoria di Antonio Macor del fu Antonio. Quest’ultimo, sposato con Teresa Mucchiut, è stato iscritto titolare del locale fino nel 1942 e, dopo la sua morte, la gestione è passata alla moglie Teresa e al figlio Livio, fratello del compianto poeta e scrittore Celso Macor, al quale nel 2001 è stata dedicata una targa marmorea posta sulla facciata esterna della trattoria, per indicare la casa in cui ha vissuto. Dai Macor la trattoria è passata a Fausto Ghedini, quindi a Eligio, Pia e Denis. Un ringraziamento per l’ospitalità ricevuta viene inviato anche dai componenti la locale riserva di caccia.