Avevano in mano il mercato della droga in Borgo stazione e in castello a Udine: condannati gli spacciatori incastrati dagli agenti sotto copertura
Erano stati arrestati grazie all’attività di agenti che si eranpo finti acquirenti: un imputato aveva ceduto hashish alla sua ragazza minorenne
UDINE. Li avevano avvicinati e incastrati, fingendosi acquirenti. Altri erano stati a lungo intercettati telefonicamente e tenuti d’occhio con servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Così per alcuni mesi. Finché non sono scattati gli arresti.
Lunedì 30 ottobre l’operazione con cui la polizia di Stato era riuscita, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, a individuare alcuni degli spacciatori attivi nella città di Udine, in particolare in Borgo stazione e lungo la salita che da piazza I maggio porta al castello, è culminata in una raffica di condanne.
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La pena più alta, pari a complessivi 8 anni e 9 mesi di reclusione (risultato della somma di una precedente condanna e dei 18 mesi decisi al termine di questo secondo processo) è quella inflitta a Jamil Shaliwal, 29 anni, afghano, tutt’ora detenuto.
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A differenza degli altri imputati, gli si contestava anche una cessione di eroina. Sono stati condannati anche Arman Sayed, 32 anni, afghano (4 anni di reclusione e 20 mila euro di multa), Niaz Ali, 33, afghano (3 anni e 6 mesi e 7 mila euro), Miloud Abdessamad Benomar, 39, marocchino (2 anni e 4.500 euro), Muhammad Asif, 32, pakistano (1 anno e 10 mesi e 6 mila, con sospensione condizionale della pena detentiva), Fazel Rahem, 33, afghano (1 anno e 6 mesi e 4 mila euro), Naveed Muhammad, 27, pakistano (1 anno e 3 mesi e 4 mila euro, sospesi con la condizionale), e Abdullah Ameeza, 25, afghano (6 mesi e mille euro, sospesi con la condizionale).
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La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del tribunale di Udine, Paolo Lauteri, al termine della camera di consiglio seguita alle discussioni del pm onorario Alessandra D’Aversa e del collegio difensivo.
A una parte degli imputati si contestava di avere ceduto hashish (in quantità che variavano tra 1 e 2 grammi, al costo che di conseguenza oscillava tra 10 e 20 euro) ad agenti sotto copertura. In un caso, un imputato era stato sorpreso a scambiarsi involucri con alcuni connazionali al parco “Ilaria Alpi” ed era poi scappato con loro cercando di disfarsi dello stupefacente (recuperato e sequestrato).
Un altro degli imputati aveva ceduto in più occasioni hashish alla minorenne italiana con cui si frequentava e che, nei periodi in cui era stata sua ospite in via Aquileia, aveva assistito alle vendite sulla rampa al castello.