Cattelan: in 2.500 al PalaUnical per il suo “ultimo gran saluto”

Chiude il tour in un “ultimo gran saluto” alla vigilia del giorno dei defunti ma Alessandro Cattelan, con il suo one-man-show live mercoledì sera al PalaUnical di Mantova, era più vivo che mai. Lo spettacolo che ha messo in scena il suo funerale, registrando un en plein di sold out nei teatri italiani, ha una versione tutta speciale per il gran finale di Mantova, applaudito da 2500 spettatori. Il titolo, di quelli definitivi: “Salutava per sempre” e la spettacolare fine dell’attore comico è stata un pieno risate e riflessioni profonde. Il palazzetto ha avuto una doppia trasformazione: è diventato teatro, con le quinte e le poltroncine nel parterre, e camera del commiato, con tanto di bara in cui seppellire, questa volta, lo spettacolo: si passa al domani con un nuovo live. Yoko Iamada, Giorgia Fumo scaldano la scena con skatch a tema. Cattelan, appare in mezzo al pubblico cantando Salutava sempre. Diventa un fantasma con Unchained melody in sottofondo. Poi riappare. Le sue parole, con la libertà di vedere il mondo senza più farne parte, sono state ironia dissacrante e schietta sincerità: quella che “da vivi” non sempre è permessa. La settimana di riapertura del PalaUnical con Eventi Verona prosegue venerdì con Angelo Branduardi, in duo con il pianista Fabio Valdemarin in Confessioni di un Malandrino.