Gesteco, salvate il soldato Redivo. Ecco Cole, il secondo straniero per il Pilla
foto da Quotidiani locali
CIVIDALE. La trattativa era stata chiusa da tempo, Forlì, la sconfitta mercoledì a casa dell’Unieuro sul filo di lada e dopo una partita gagliarda come quelle della Gesteco della scorsa stagione ha fatto premere il bottone: a Cividale – giovedì 2 novembre – è sbarcato il 25enne Usa Vincent Ramaad Cole, arriva da Charleston in South Carolina, professione ala piccola, ex Ncaa a Coastal carolina College Chanticleers, mano calda in Olanda, tanto da essere addocchiato dal ben più competitivo campionato israeliano, Preparazione al Maccabi Rishon.
Poi, a inizio ottobre, la fuga causa attacco di Hamas a Israele. A quel punto i radar del presidente Davide Micalich e del ds Massimo Fontanini lo hanno puntato.
C’era infatti da salvare il soldato Lucio Redivo, là oltre le linee nemiche (la similitudine col celebre film, visto il periodo non felice, è solo immaginazione chiariamo) aspettava rinforzi per rimettere in sesto le Eagles.
E allora, col via libera di coach Stefano Pillastrini, e il benestare degli sponsor Gesteco e Mep, la trattativa è stata chiusa: giovedì il nuovo americano della Gesteco è sbarcato in Friuli e, dopo le visite mediche di rito, ha conosciuto i nuovi compagni al PalaGesteco.
«Non riusciremo però a tesserarlo in tempo per la decisiva partita di sabato sera contro Rimini – spiega il presidente Davide Micalich – perchè non ci sono i tempi tecnici».
Coole così debutterà a Trieste nel derby del 12 novembre. Un atterraggio turbolento, insomma, in Italia. Ma Micalich, quando era l’ad dell’Apu Gsa ha un precedente a suo favore: il derby vinto da Udine nell’aprile 2018, l’ultimo, con la gran partita di Troy Coupain che era al debutto.
Serviva come il pane a Cividale un’alternativa in attacco al “soldato” Redivo, strafelice dell’operazione di mercato.
«Quello che serve a farci migliorare lo devi fare», ha detto il fromboliere di Baja Blanca al suo presidente che lo ha informato dell’acquisto.
Due mani calde sono meglio di una, complicheranno la vita alle difese avversarie, sgraveranno anche Rota da un po’ di pressione e, sperabilmente, libereranno spazio ai lunghi. Insoltre baby Marangon potrà crescere all’ombra dell’americano.
«La squadra ha dimostrato fin qua di essere all’altezza di un campionato quanto mai impegnativo – spiega Micalich – anche a Forlì se l’è giocata fino all’ultimo secondo del supplementare e solo gli episodi ci hanno condannato a una sconfitta dolorosa, che però deve darci nuova grande consapevolezza nelle nostre potenzialità».
Anche lo sforzo del club economico non è da poco, ma conferma come l’intenzione sia quella di non perdere tempo: «Dobbiamo arrivare ottavi – spiega – ed evitare il girone infernale dove su sei squadre ne retrocedono quattro. E poi lo dovevamo ai nostri tifosi, straordinari».