L’ex addetta stampa assunta in Comune a Treviso. Conte: «Non serviva concorso»
Da addetta stampa della campagna elettorale “Conte sindaco”, a funzionario di alta specialità al servizio dell’assessore alla scuola Gloria Sernagiotto.
La notizia dell’assunzione di Antonella Pasinato fatta da Mario Conte il 17 ottobre scorso agita gli animi, compresi quelli della giunta che poco ha gradito – a quanto pare – che la notizia avesse tanto rilievo.
Sernagiotto e Conte
L’assessore alla scuola Gloria Sernagiotto (quota Fratelli d’Italia), di cui la Pasinato sarà di fatto il braccio destro, prende tempo: «Nulla da commentare».
Rimanda all’ufficio stampa del Comune. Non chiarisce se la richiesta di un’assistenza sia arrivata da lei, né se vi sia stata tanta necessità di una professionalità al suo fianco da indurre il Comune a non optare per un concorso di merito tagliando i tempi con una chiamata diretta.
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In soccorso dell’assessore Sernagiotto arriva il sindaco Mario Conte: «Per una professionalità come la sua non serviva un concorso», mette subito in chiaro. Quindi si è optato per una chiamata diretta.
«Ma abbiamo valutato 15 profili prima di scegliere il suo» puntualizza il primo cittadino.
Non essendoci stato un concorso, non è dato sapere come siano arrivati a selezione i vari curricula. Ma tant’è.
Il sindaco chiude la questione già formalizzata con il contratto sottoscritto a metà ottobre e approvato dalla giunta solo la settimana successiva come “presa d’atto”.
Ma se ai piani alti di Ca’ Sugana si punta a chiudere in fretta la questione, in parecchi tra le fila della maggioranza masticano amaro.
C’è chi vede una «brutta figura», e chi «l’ennesima scelta di un Conte sempre più unico e solo al comando, se non sei “dei suoi”».
L’opposizione
E se parte di Lega e FdI fanno buon viso a cattivo gioco, l’opposizione punta il dito. Giorgio De Nardi, uscito dall’ultimo consiglio comunale per protesta proprio nei confronti della maggioranza “contecentrica” va dritto al punto: «Si assume una persona competente di social media, ufficio stampa, Pr, marketing, ma che non ha nulla a che vedere con la scuola. Il metaverso psichedelico di Conte si sta ingigantendo con un solo obiettivo: la propaganda. Ovvero saperla raccontare bene».
E sull’assunzione a chiamata incalza: «Servono due mesi per un appuntamento per fare la carta d’identità perché uno dei tre dipendenti comunali addetti si è licenziato e bisogna aspettare il concorso. Ma per la propaganda e il culto del sindaco il Comune corre a spendere un sacco di soldi pubblici in via diretta e personale».
E sulla scelta senza concorso batte il ferro: «Nomine di alto livello di questo tipo (visto che si tratta di un incarico “amministrativo” non fiduciario) fatte senza evidenza pubblica lasciano perplessi perché l’eventuale “ricerca” fatta dal sindaco rimane nelle sue segrete stanze e i cittadini devono “fidarsi” del fatto che la persona più adatta a collaborare con l’assessora all’istruzione sia una professionista in comunicazione».
Il contratto
Scattata dal primo novembre, l’assunzione della Pasinato (laureata, master in comunicazione social, ex pr freelance e collaboratrice di Ideeuropee) ora dovrà affrontare 4 settimane di prova prima di veder formalizzato il contratto a tempo determinato pari al mandato del sindaco.