In tanti al Carnera per l’ultimo saluto a Nino Cescutti, stella friulana del basket
UDINE. Un “artista” della palla a spicchi che, anche se con un pizzico di ritardo, troverà posto nella Hall of Fame del basket italiano. L’annuncio è arrivato nel pomeriggio di lunedì 6 novembre, nel corso dell’ultimo saluto a Nino Cescutti, stella friulana dei canestri morto lo scorso 21 ottobre a 84 anni dopo essere stato investito in via Colugna.
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In tanti si sono ritrovati nel palasport Carnera per un saluto davanti al suo feretro, che ha visto protagonisti don Giuseppe Faccin per la parte religiosa, il professor Flavio Pressacco, il presidente provinciale della Federbasket Claudio Bardini, il giornalista trevigiano Luigi Maffei, il presidente regionale Fip Giovanni Adami e il vicesindaco Alessandro Venanzi per la parte laica.
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Il ricordo emerso è stato quello non solo di un atleta straordinario, il primo friulano a indossare la maglia azzurra, capace di lasciare il segno non solo a Udine ma anche a Pesaro, a Milano e a Varese, ma anche di un uomo umile, disponibile, generoso.
Tra aneddoti e ricordi personali, chi è intervenuto, ringraziando i figli di Nino Elisabetta e Paolo per l’opportunità, ha richiamato le gesta di Cescutti, capace, con indosso pantaloncini e canotta, non solo di vincere scudetti e coppe, ma anche di tenere testa alla nazionale Usa e agli Harlem Globetrotters.
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Come già detto, tanti i volti noti della pallacanestro, giocatori, arbitri e dirigenti presenti al Carnera, da Pierluigi Marzorati a Ottorino Flaborea, da Michele Antonutti ad Alberto Martelossi, da Alessandro Pedone a Fausto Deganutti.