Rinuncia alla palazzina Asugi: il Comune di Gorizia si allarga su via Mazzini
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foto da Quotidiani locali
GORIZIA Doveva essere, di fatto, un allargamento del Municipio. A quell’edificio si accede sia da corte Sant’Ilario sia da via Mazzini e i goriziani più in là con gli anni ricorderanno che è stato la sede delle centro vaccinale dell’allora Usl. Si tratta dello stabile che si trova accanto all’asilo e all’ingresso del comando della Polizia locale. Lì, dovevano esser recuperate 22 stanze per i dipendenti comunali realizzando, nei seminterrati, spazi per i giovani.
Colpo di scena
I verbi sono declinati al passato perché il progetto non troverà concretizzazione. Ed è un piccolo colpo di scena. «Il Comune ha rinunciato ai fondi del Pnrr che erano destinati alla sua realizzazione - è stato spiegato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale - non a causa dei tempi, bensì perché i costi sono raddoppiati (quando sono esplosi in tutto il Paese) e coperti solo per la metà da Pnrr. A questo punto, visto che si sarebbe trattato di destinare importanti risorse per un edificio non di nostra proprietà bensì di Asugi, abbiamo ritenuto di destinare risorse in altre direzioni».
La nuova scelta
Quali? L’amministrazione comunale entra nello specifico e spiega qual è la nuova scelta. «Le risorse andranno per la riqualificazione dell’edificio, questo sì di nostra proprietà, che è già collegato al palazzo municipale. Il riferimento è a quello stabile all’inizio di via Mazzini, già utilizzato anni fa per ospitare alcuni uffici municipali. Sarà una sorta di ritorno al passato perché, al suo interno, ricaveremo nuovi spazi per i nostri dipendenti. A memoria, l’intervento sulla palazzina Asugi si aggirava sui 4 milioni di cui la metà coperti dal Pnrr. Con circa la medesima somma ristruttureremo l’edificio di via Mazzini continuando a riqualificare il centro storico. Mi sembra un’ottima scelta che consente di prendere due piccioni con una fava», dettaglia il sindaco Ziberna.
Il progetto abbandonato
Tornando a corte Sant’Ilario e al progetto che, a questo punto, resterà sulla carta, l’articolazione dell’edificio è su due piani fuoriterra e uno scantinato e le ampie superfici lo rendevano idoneo ad ospitare parte degli uffici comunali. La strutturazione, la distribuzione interna e la presenza di più ingressi ne avrebbero consentito un utilizzo anche per porzioni semi autonome. La superficie catastale è pari a 1.660 metri quadrati, comprensive dello scantinato, per uno sviluppo volumetrico pari a 5.365 metri cubi. L’intesa era stata raggiunta con l’approvazione della bozza di comodato da parte di Asugi il 12 marzo di due anni fa con decreto del direttore generale Antonio Poggiana e, da parte del Comune, il 2 aprile del 2021 con deliberazione di Giunta. Si trattava di un contratto di comodato d’uso che, a questo punto, non troverà un seguito concreto.
L’opposizione
A punzecchiare la Giunta, nei giorni passati, era stato Marco Rossi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale. Non era andato per il sottile: «Il Comune ha dovuto rinunciare ad un contributo Pnrr di 1,5 milioni di euro per la palazzina ex Asugi di via Mazzini a causa dell’impossibilità di rispettare le scadenze previste e per la levitazione dei costi dell'opera. È un episodio emblematico per quanto non ascrivibile interamente all’amministrazione. Voglio sottolineare che già in estate avevamo evidenziato la necessità di monitorare i progetti Pnrr».
La replica
Pronta la replica dell’amministrazione comunale che risponde, punto per punto, a tutte le altre rimostranze dell’opposizione, a cominciare dai tanti lavori iniziati senza che ci sia ancora una parvenza di conclusione: «Mi pare evidente che la Sinistra goriziana si sia finalmente accorta che Gorizia sta cambiando, con molti cantieri avviati. Ciò non può che farci piacere. Per migliorare la città servono molti cantieri perché molti sono gli interventi necessari».