Una mega fabbrica di microchip nella zona industriale di Osijek: darà lavoro a 1.500 persone
ZAGABRIA Per la città croata di Osijek, capoluogo della Slavonia, è il più grande investimento industriale degli ultimi 30 anni. Il Comune dovrebbe presto incassare 5,37 milioni di euro dalla vendita di 17 ettari di terreno nella Business Zone Nemetin, dove la grande multinazionale americana Jabil sta costruendo il suo nuovo stabilimento: un centro di eccellenza per la produzione di microchip, che dovrebbe entrare in funzione l'anno prossimo e in cui dovrebbero trovare lavoro circa 1500 persone.
È sicuramente un investimento strategico vista l’enorme importanza dei microchip in tutta l’industria elettronica e automobilistica. Per intenderci, le auto moderne, senza microchip neppure si avviano. Finora i più grandi produttori si trovano in Estremo oriente.
La scorsa settimana sono state aperte le offerte per la vendita dei 17 ettari di questo terreno e la società Log Expert Five, che è l'investitore ufficiale di questo progetto, ha offerto 5,37 milioni di euro, il che rappresenta più del valore stimato ed è il valore più alto di alcuni terreni edificabili che la città di Osijek abbia venduto negli ultimi 30 anni. «Proporremo al Consiglio comunale di accettare questa offerta», ha annunciato Ivan Radić, sindaco di Osijek, che sabato, accompagnato da Ivan Anušić, governatore della contea di Osijek-Baranja, ha visitato il cantiere oramai in fase di sviluppo, che, lo ricordiamo, è il più grande investimento produttivo degli ultimi 30 anni nell'est della Croazia e uno dei più grandi in Croazia in generale.
«Vediamo che la costruzione sta procedendo con le dinamiche previste e possiamo essere soddisfatti di come tutto si sta sviluppando. Qui dovrebbero essere impiegate circa 1.500 persone. Va anche detto che Log Expert Five ha pagato 240.000 euro al bilancio comunale per il diritto di costruire una struttura di 48.000 metri quadrati. Osijek è, tra l'altro, l'unica grande città croata che ha abolito il contributo comunale per gli uomini d'affari che costruiscono entità economiche e commerciali, e per questo investimento abbiamo riunito nove particelle catastali in una sola». «Abbiamo registrato ottimi numeri economici, abbiamo un tasso di occupazione record e un tasso di disoccupazione record, e rispetto a settembre dell'anno scorso a settembre di quest'anno abbiamo avuto oltre 1.000 dipendenti in più, ha detto Radić, che ha annunciato nuovi investimenti nell'area di Nemetin.
«Con questo progetto siamo entrati alla mappa degli investimenti in Europa e nel mondo - ha proseguito il primo cittadino - pertanto, abbiamo inviato una richiesta al ministero dell'Economia e dello Sviluppo Sostenibile per la donazione di altri 360.000 metri quadrati di terreno nella zona Nemetin e attualmente il ministero sta facendo le sue valutazioni. «Mi aspetto che presto saremo in grado di annunciare che questo terreno ci è stato donato - ha concluso il sindaco - ma ci aspettiamo anche nuovi investimenti, perché abbiamo fatto molta strada nelle trattative con alcuni altri investitori. Inoltre, dal bilancio della città nei prossimi due anni prevediamo di stanziare 1,7 milioni di euro per le infrastrutture comunali nella zona, l'espansione delle strade, la costruzione di rotatorie, l'illuminazione pubblica». Il sindaco Ivan Anušić ha sottolineato che «senza una città forte come Osijek, la sua economia e il suo commercio, non esisterebbe una Slavonia forte nella Croazia orientale».