Fiera del Lavoro, le grandi aziende locali e internazionali cercano personale: l’elenco completo e posti disponibili
Ci saranno anche due big mondiali come L’Oreal e Nestlè che parteciperanno, venerdì 10 e sabato 11, alla 19esima edizione della Fiera del Lavoro a Udine
UDINE. Ci saranno anche due big mondiali come L’Oreal e Nestlè tra le 93 aziende che parteciperanno, venerdì e sabato, alla 19esima edizione della Fiera del Lavoro, che si svolgerà a Udine ed è organizzata dall’Alig (Associazione laureati ingegneria gestionale). Per le due multinazionali, la prima francese e la seconda svizzera, sarà un debutto assoluto. È la prima volta, infatti, che i loro cacciatori di teste vanno alla ricerca di personale nel Nordest.
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Il presidente dell’Alig Marco Sartor, delegato del rettore dell’università di Udine a placement e rapporti con le imprese, è molto soddisfatto dei numeri da record di questa Fiera del Lavoro 2023.
«Abbiamo registrato un primato storico - dice il professore Sartor - le iscrizioni sono state chiuse con oltre 800 colloqui online. E sono ben 1.380 le offerte di lavoro disponibili, il 55% in più di un anno fa, il doppio rispetto al 2021, con 93 aziende coinvolte. Le imprese più richieste dai potenziali addetti sono Nestlè e L’Oreal, quest’ultimo è un grandissimo gruppo industriale francese con 18 brand al suo interno.
L’Oreal opera molto in Italia, a Milano principalmente, alcuni futuri addetti potrebbero essere destinati anche alle sedi estere. Queste due multinazionali non solo è la prima volta che fanno la fiera, ma è la prima volta in assoluto che sbarcano a Nordest per una occasione di reclutamento. Le aziende che partecipano alla Fiera ricercano profili tutti di studenti universitari o di laureati, non ci sono offerte per mansioni più generiche, vengono assunti quadri e dirigenti, con un alto livello di istruzione».
Aziende internazionali e regionali
Tra i dati che emergono in questa vigilia, Sartor sottolinea come «le 4 imprese che hanno riscosso più successo sono due straniere e due giuliane, le già citate Nestlè e L’Oreal, ma anche il gruppo Generali e Fincantieri. A loro è indirizzata la maggior parte dei curriculm. Ragazzi e ragazze sono allettati dalle multinazionali, per occasioni di carriera e perchè possono fare esperienze all’estero. Più l’azienda è grande e ha attività nei mercati esteri e più è attrattiva».
La serata con Salvatores
Ospite d’onore, sul palco del Giovanni da Udine, sabato pomeriggio, sarà il regista italiano premio Oscar Gabriele Salvatores. «Quando si pensa a un regista si fa riferimento a una figura che si interessa alle discipline umanistiche - aggiunge il presidente Alig - . Ma in realtà un regista è anche un manager, perchè ha un budget per il film, deve occuparsi di tematiche economiche, tecniche, logistiche, organizzative. Salvatores, che ha firmato molti film di successo, sei dei quali girati in Friuli Venezia Giulia, potrà essere intervistato dai giovanissimi del “Messaggero Veneto scuola”».
Come funziona la Fiera del Lavoro
Come in ogni edizione della Fiera del Lavoro, ogni azienda partecipante è chiamata a esplicitare quante posizioni aperte mette a disposizione dei candidati e anche di quali macro aree di interesse: non solo ingegneria o informatica, ma anche scienze umanistiche, giurisprudenza ed economia. In tutto i posti di lavoro totali sono 1380.
Le discipline più ricercate sono:
- ingegneria (83% delle aziende presenti alla fiera hanno posizioni aperte per loro),
- scienze matematiche, informatiche e fisiche (71%),
- area economica (67%),
- lingue, comunicazione e formazione (31%),
- area giuridica (29%),
- area umanistica (19%),
- area medica (8%),
- scienze agrarie, ambientali e animali (8%).
Se venerdì sarà la giornata dedicata all’online, sabato 11 novembre si inizierà alle 12.30 nel foyer e nelle gallerie del teatro Giovanni da Udine con incontri one to one tra aziende e candidati.
Ma quanto vale partecipare alla Fiera? «C’è un effetto a breve periodo e uno a lungo periodo - conclude Sartor - . Alcune aziende aprono posizioni subito, iniziano i colloqui e assumono. Sono state circa 200 le persone che hanno trovato occupazione nell’edizione precedente. Ma le aziende conservano i curriculum e diverse assunzioni avvengono anche dopo, l’effetto di lungo periodo è più difficile da stimare».