Quello che i neonati non dicono apre i giorni di Mantova Scienza
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Lezione di una ricercatrice mantovana sulle capacità cognitive nei primi mesi. Incontri fino al 19 su sostenibilità digitale, intelligenza artificiale e cosmo
Davvero incredibile quello che è in grado di apprendere la mente di un neonato nei primi mesi di vita. Può riconoscere il volto della madre in mezzo a quello di altre donne, ma è anche in grado di esprimere una preferenza visiva a favore di movimenti biologici (banalmente quelli effettuati da una persona che cammina) rispetto a movimenti artificiali. A dirlo venerdì sera al Bibiena, dove si è aperta l'ottava edizione di Mantova Scienza in programma fino al 19 novembre, la ricercatrice mantovana Anna Truzzi, post-doc in neuroscienze dello sviluppo al Trinity College di Dublino.
La ricercatrice ha offerto numerosi e interessanti spunti utili a comprendere quanto il cervello di un neonato sia in grado di comprendere. Partendo dall'osservazione, ha spiegato Truzzi, e dall'utilizzo di paradigmi scientifici, come quello dello sguardo preferenziale utile a spiegare la capacità del neonato di esprimere preferenze rispetto a delle immagini movimento, la scienza è in grado di definire precise capacità cognitive del neonato fin dai primi mesi di vita.
«Fino ai sei mesi di vita – ha spiegato la ricercatrice che ha osservato anche i comportamenti della propria figlia, nata da poco, per testare alcune teorie legate all'ascolto di musica – i bambini sono in grado di percepire i fonemi di tutte le lingue e sono anche capaci di riconoscere i volti di qualsiasi etnia». Capacità che poi si perdono nel corso del tempo.
Come si diceva, quello di Anna Truzzi è stato il primo di una serie di interventi che animeranno Mantova Scienza (programma completo su www,mantovascienza.it) e che riguarderanno temi come la sostenibilità digitale, il cosmo, il rapporto fra letteratura e meccanica quantistica, senza dimenticare l'attuale aspetto dell'intelligenza artificiale in relazione alla società, alla cultura e al futuro.
Prima della lezione di Anna Truzzi, che ha trovato nel Teatro Bibiena (detto anche Scientifico) una collocazione ideale, si sono alternati i saluti istituzionali di organizzatori e sostenitori della manifestazione. L'assessore all'istruzione del Comune di Mantova, Serena Pedrazzoli, ha ricordato come la divulgazione scientifica realizzata da Mantova Scienza rappresenti un'opportunità di conoscenza per tutti e rientri appieno nella visione divulgativa dell'amministrazione comunale. Aspetto, quello dell'importanza della divulgazione scientifica, toccato anche negli interventi delle giovani ricercatrici Sara De Biasi e Cristina Sissa, mentre Alessandro Vezzani del comitato scientifico della manifestazione ha sottolineato il coinvolgimento di scuole e studenti, oltre un centinaio.
Riccardo Govoni di Alkemica, che organizza la manifestazione, ha evidenziato l'importanza della mediazione nella diffusione di notizie scientifiche e ha messo in guardia dalle numerose fake news che si possono trovare in rete.