Triestina non brilla e frena al Rocco: la Pro Sesto strappa un punto
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foto da Quotidiani locali
TRIESTINA-PRO SESTO 0-0
TRIESTE Un nulla di fatto al Rocco contro la Pro Sesto non fa piacere ai tifosi. E nemmeno al presidente Ben Rosenzweig che ha fatto visita alla squadra che non ha ancora visto vincere live e se lo meriterebbe. Ma in certe partite anche il punto va bene.
E quella di sabato è una di quelle occasioni nella quali la Triestina, pur cercando in tutti i modi di passare, nel finale ha rischiato di subire la beffa. Quel finale che aveva fatto sobbalzare i supporter in altre sfide simili (Lumezzane, Fiorenzuola) stavolta non ha portato i tre punti ma non sempre la squadra favorita, anche se di spessore come l’Unione di Tesser, riesce a capitalizzare al massimo partite ostiche.
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La Pro Sesto è stata messa sotto sul piano del gioco da Correia e compagni ma non tanto quanto serviva per abbatterla. Anche perché i ragazzi di Parravicini hanno occupato magistralmente gli spazi cercando anche di proporsi talvolta in avanti. L’Unione ha creato quattro-cinque occasioni da gol trovando sulla sua strada anche un ottimo Biotti, la Pro Sesto un paio e la difesa Triestina è stata abile ad evitare il peggio. Ora ci sono quattordici giorni (il match con l’Atalanta U23 è stato rinviato a inizio dicembre) per rimettersi in gioco e forse sarebbe stato meglio arrivarci con un successo. Ma così va il calcio e non si può sempre vincere. L’importante è che la prestazione degli alabardati non sia mancata.
L’IMPRECISIONE Quel che in parte ha sorpreso soprattutto nella fase centrale del primo tempo è stata l’imprecisione nella manovra dell’Unione. Un elemento forse condizionato anche dal terreno di gioco (meglio, nel limite di un prato deteriorato, rispetto a quello con Fiorenzuola e Renate) o dalla giornata resa difficile dalla preparazione degli avversari. Così, dopo l’occasionissima capitata a Lescano dopo 2’ (e gran risposta di Biotti) che avrebbe potuto deviare il corso del match, la Triestina è incorsa in una serie di insoliti errori tecnici nei passaggi. L’intensità e la continuità sono venute meno .
LA SPINTA Dopo una punzecchiatura di Sala con intervento efficace anche se poco ortodosso di piede di Matosevic e una quindicina di minuti di equilibrio, l’Unione torna a spingere andando vicino al vantaggio al vantaggio dopo la mezz’ora. Il gol anche arriva, per un tap-in di Redan azzerato dal fuorigioco. E al 44’ lo stesso Redan arriva con un pizzico di ritardo sull’ottimo suggerimento di Vallocchia da sinistra.
L’ASSALTO L’Unione torna in campo dopo la pausa esprimendo un ritmo discreto. La vivacità al 6’ di El Azrak costringe il portiere ospite a una respinta di pugno non facilissima. Celeghin ammonito lascia il posto al baby Gunduz. Anche nella posizione di mezzala il turco dimostra le sue qualità. Lescano trova un colpo di testa da buona posizione ma la traiettoria centrale è preda di Biotti e subito dopo l’estremo difensore si supera sul destro di El Azrak-
ULTIMA CHANCE Entra Adorante per El Azrak ma al 28’ su conclusione a botta sicura di Gunduz proprio l’attaccante si trova sulla traiettoria del pallone. È il segno inequivocabile che non è la giornata giusta. Tesser le prova tutte e getta sul campo ancome terza punta Finotto. L’Unione pressa con una Pro Sesto che cerca di spezzare il gioco e di spazzare la palla come è logico per una pericolante che vuol tornare a casa con qualcosa in tasca. E anzi al 43’ i lombardi fanno venire un brivido ai triestini. Ci pensa l’ottimo Struna a evitare il gol con un intervento fatto risolutore. Finisce così una partita piacevole. La porta dell’Unione resta inviolata come non è capitato spesso. La striscia positiva va avanti anche se il distacco (-5) dalla capolista Mantova si dilata. Questo è tuttavia il momento nel quale è più saggio guardare a quanto fatto e non a chi sta intorno. L’Unione ha tutte le carte in regola per ripartire. —