«Impossibile fare lezione così»: alla scuola-cantiere scatta lo sciopero
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scatta lo sciopero](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2023/11/14/211423069-0b1c5330-3fc8-4fa2-afa0-3b4204c4bdf0.jpg)
foto da Quotidiani locali
Nuovi guai all’Istituto Superiore Francesco Gonzaga: l’avvio del riscaldamento ha causato un allagamento.
Ennesimo disagio nella scuola, oggetto di un cantiere, per cui gli studenti hanno deciso di indire uno sciopero: mercoledì 15 novembre non entreranno in classe.
L’obiettivo del gesto è ribadire agli enti competenti quanto sia difficile lavorare, seguire le lezioni, muoversi e studiare in un edificio che ha tutte queste criticità.
I termosifoni sono stati accesi, come promesso la scorsa settimana dalla Provincia di Mantova, che gestisce l’edificio.
Infatti, questa volta i disagi non sono imputabili direttamente ai lavori in corso per il consolidamento sismico, per cui si sono verificate infiltrazioni d’acqua e crollo di alcuni controsoffitti.
Al momento dell’ingresso al piano seminterrato, gli studenti hanno trovato acqua sul pavimento del corridoio e di una classe.
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La perdita è dovuta a un guasto tecnico dei termosifoni che, lunedì pomeriggio, erano stati sfiatati, uno a uno, dai tecnici della Provincia, prima di essere accesi martedì mattina.
I ragazzi e le ragazze delle aule interessate dall’allagamento sono stati fatti accomodare per un’ora nel bunker della scuola, la zona che si trova sotto alla segreteria, un’ala asciutta e sicura, già utilizzata come sede di alcune aule e come laboratorio di fisica. Alle nove tutti sono potuti entrare nelle aule asciugate e pulite.
I caloriferi, sia nel piano seminterrato che nelle altre zone, sono regolarmente partiti. In ogni caso, i disagi si sommano a varie problematiche che investono il Gonzaga, dove è in corso un cantiere per l’adeguamento sismico.
Per questo motivo, venerdì alle 17 in auditorium, i vertici della Provincia, con il sindaco Volpi e il presidente Bottani, incontreranno alunni e genitori per spiegare lo stato del cantiere che, già in settembre, aveva fatto slittare l’avvio dell’anno scolastico dall’8 al 12 e per il quale la minoranza consiliare aveva sollecitato l’installazione di moduli didattici, in aggiunta a quelli già presenti in giardino.