Serie C, per la Triestina una media punti da primato ma c’è un Mantova superstar
foto da Quotidiani locali
TRIESTE La frenata di sabato scorso con la Pro Sesto è un piccolo incidente di percorso che può benissimo capitare in un cammino finora esaltante come quello della Triestina. Certo, agli occhi dei tifosi può sembrare più grave viste le contemporanee vittorie del Mantova e del Padova che hanno allungato sugli alabardati, ma bene ha fatto Tesser a fine partita a non ritenersi affatto preoccupato per la classifica.
Anzi, il tecnico si è detto maggiormente preoccupato se qualcuno pensa che si possa vincere sempre e con facilità, quando tutti ormai sanno le grandi insidie che nasconde ogni singolo match di serie C.
Il ritmo della Triestina, è bene ribadirlo, resta quello di una prima della classe. Per essere più chiari, lo scorso anno, l’Unione a questo punto della stagione sarebbe stata in testa alla classifica con i suoi 27 punti. Chi era al comando nella passata stagione, ovvero il Pordenone, dopo tredici giornate aveva infatti 26 punti. Mentre la Feralpi, che poi avrebbe vinto il campionato, ne aveva appena 23.
E i gardesani chiusero poi a 71 punti, quando l’attuale ritmo della squadra alabardata, se mantenuto, la porterebbe in proiezione a chiudere la stagione addirittura a 79 punti.
Una quota che appena qualche mese fa avrebbe assicurato una vittoria in carrozza del girone. Insomma quella dell’Unione è finora una stagione al top, c’è poco da discutere.
E allora è facile comprendere che se l’attuale classifica dice che la Triestina si trova a 5 punti dalla vetta, il vero problema è di un Mantova (e in misura minore il Padova) che in questo momento sta facendo un campionato assolutamente sopra le righe.
La squadra di Possanzini infatti sta tenendo un ritmo a dir poco pazzesco. Giusto per capire la portata dell’impresa che finora stanno portando avanti i virgiliani, è che con i suoi 32 punti il Mantova dopo tredici giornate è un solo punto sotto rispetto all’incredibile cammino del Sudtirol dei record, quello di due anni fa, che a questo punto della stagione aveva 33 punti. E all’epoca, come tutti ricorderanno, si diceva che quello sarebbe stato un ritmo irripetibile.
Ebbene il Mantova, con il ruolino di 10 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta (quella con la Triestina), sta mantenendo proprio quel ritmo che sembrava impossibile. Quella stagione gli altoatesini la chiusero a 90 punti, rallentando solo un pochino rispetto al ritmo tenuto nel primo terzo di campionato.
Se il Mantova mantenesse questo ritmo pazzesco per tutto il campionato, arriverebbe addirittura a 93 punti. Più probabile che anche per la squadra di Possanzini, prima o poi, arrivi un momento di difficoltà, quantomeno di rallentamento, altrimenti ci sarebbe solo da togliersi il cappello, applaudire e recriminare di aver trovato proprio in questa annata un’avversaria che ha avuto il tocco magico.
Se invece la capolista avrà un periodo di impasse, dovrà essere pronta e attenta l’Unione a sfruttarlo per accorciare e riportarsi sotto. Senza dimenticare che anche il Padova sta facendo un cammino straordinario. Ma se lo stesso Vicenza, ora a 10 punti dalla vetta, conta di rientrare, allora è davvero troppo presto per tirare qualsiasi conclusione.