Si è spento Rudi Smaniotto, storico gestore del bar Centrale di Monfalcone
MONFALCONE. Monfalcone perde un’altra figura storica del suo settore commerciale. Si è spento in questi giorni Rodolfo Smaniotto, Rudi per tutti quelli, e sono stati tantissimi, che hanno frequentato i suoi locali. Prima il bar Centrale in viale San Marco, rilevato dal padre Carlo dai gestori precedenti alla fine degli anni ’60, e poi il Sei come Sei in corso del Popolo. Lo aveva gestito sempre con la moglie Egle Manià, entrata giovanissima nel 1982 nella famigliache gestiva la gelateria-bar di viale San Marco.
Un anno fa la chiusura del locale, dopo una vita spesa nel settore dei locali pubblici, seguendo le orme del padre Carlo. Originario della zona di Musile di Piave, Carlo Smaniotto si era trasferito in regione alla metà degli anni Cinquanta. Per dieci anni la famiglia si era insediata a Cormons, dove aveva cominciato a operare nel campo dei pubblici esercizi. Nel '66 il trasferimento a Monfalcone dove Smaniotto aveva in un primo momento rilevato una panetteria in via Sant'Ambrogio. Dopo circa un anno, la famiglia aveva deciso di fare il salto di qualità, passando alla gestione del bar Centrale di viale San Marco, divenuto ben presto un luogo tipico di ritrovo dei monfalconesi, soprattutto dei più giovani. Carlo prima e Rudi poi fecero decollare il bar. Carlo ne curò la gestione fino agli anni Ottanta, quando decise di ritirarsi e di passare la mano al figlio Rudi che a sua volta ristrutturò il locale, avviando pure una serie di iniziative imprenditoriali, sempre nel campo dei pubblici esercizi, a Monfalcone.
Dopo aver lasciato il Centrale, nella seconda metà del primo decennio del nuovo secolo, si era trasferito in corso del Popolo, aprendo appunto il Sei come Sei, divenuto un altro punto di incontro importante per la città, un luogo dove si era sempre bene accolti, come ricordano gli amici. «Era una persona generosa, buona, amante dei bambini, che poteva sembrare burbera – aggiungono –, ma era solo la superficie. Era una persona accogliente, oltre che capace nel suo lavoro: i suoi locali sono sempre stati frequentatissimi». Rodolfo Smaniotto lascia la moglie Egle, i due figli, il fratello Luigi, la sorella Roberta. La data dei funerali non è ancora nota.