In cento marciano a Palidano: «Serve educare all’affettività»

foto da Quotidiani locali

«Un atto concreto, un ordine del giorno approvato da tutti i nostri consigli comunali da inoltrare al governo Meloni affinché lo Stato introduca nei programmi scolastici dalla scuola dell'infanzia all'università la cultura del rispetto e l'educazione all'affettività». Questo l'impegno che è stato preso dai rappresentanti delle commissioni pari opportunità di Suzzara, Gonzaga, Pegognaga per fermare il triste e criminale fenomeno dei femminicidi: ben 105 quest’anno, fino a ieri.

Questo è stato anche il senso della terza edizione della “Camminata contro” la violenza di genere proprio nel giorno del lutto per il ritrovamento del cadavere della giovane Giulia Cecchettin. La camminata è stata dedicata, appunto, alla 23enne uccisa dall’ex e gettata in un dirupo in montagna. Un centinaio di persone si sono date appuntamento alla Polisportiva di Palidano. Tra i partecipanti le presidenti delle commissioni pari opportunità di Gonzaga Antonella Bernardelli, di Pegognaga Francesca Tellini, di Suzzara Mariana Beltrami oltre ai vicesindaci Carla Ferrari (Gonzaga), Antonio Lui (Pegognaga), all'assessore Arianna Mari (Suzzara). Alla camminata anche una delegazione Anpi e la candidata sindaca di “Riattiviamo Pego”, Viola Messori. «La morte di Giulia – ha detto Bernardelli – deve diventare un nuovo punto di partenza per chi segnala violenze e per far emergere il sommerso». Ha concluso gli interventi la vicesindaca di Gonzaga Carla Ferrari: «La donna in caso di violenze subite, viene allontanata per motivi di sicurezza dalla casa, dagli affetti e dagli amici, mentre l'uomo è libero di andare e fare ciò che vuole. Sarebbe ora di istituire il braccialetto elettronico per gli uomini violenti e che vengano controllati».