Di nuovo operativa la centrale nucleare di Krško: era ferma per un guasto dal 5 ottobre

LUBIANA La centrale nucleare di Krško è stata rimessa in funzione ed è di nuovo operativa anche la sesta centrale dell’impianto termoelettrico di Teš. Il generatore della Centrale atomica è stato nuovamente sincronizzato con la rete elettrica. La centrale nucleare funziona attualmente al 28% della capacità. Anche il sesto blocco di Teš, spento da lunedì a causa di un malfunzionamento, è stato ricollegato alla rete dopo le riparazioni.

Il 5 ottobre scorso la centrale nucleare di Krško è stata chiusa per riparazioni a causa di perdite nei tubi del sistema primario della centrale. Attualmente, come detto, la centrale funziona al 28% della sua capacità e la aumenterà gradualmente secondo le procedure operative, ha annunciato la direzione dell’impianto nucleare.

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Come hanno anche affermato, le organizzazioni autorizzate dall'Amministrazione della Repubblica di Slovenia per la sicurezza nucleare hanno dato parere positivo all'avvio dopo un controllo indipendente delle attività. Prima di ciò, la centrale nucleare ha inviato all'Ursjv, la Svrintendenza per la sicurezza nucleare in Slovenia, il rapporto sull'analisi effettuata dopo l’arresto e il blocco della centrale e uno studio di supporto. L'amministrazione ha confermato che tutte le misure necessarie e attese sono state attuate presso la centrale nucleare e che quindi sono state soddisfatte le condizioni per un funzionamento sicuro. Pochi giorni fa la direzione della Centrale di Krško ha avvertito gli abitanti dei dintorni che i preparativi per la ripartenza saranno occasionalmente accompagnati dal rumore derivante dalla fuoriuscita di vapore dalla parte secondaria o non nucleare della centrale.

«Nessuna anomalia è stata riscontrata da Arpa Fvg dopo la riconnessione della centrale slovena di Krsko alla rete elettrica. Il monitoraggio nell'atmosfera in Friuli Venezia Giulia è stato intensificato in questi giorni e non è emerso alcunché di significativo». Lo riporta l'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente Fabio Scoccimarro, riferendo gli esiti dei controlli eseguiti dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. «Le nostre reti sono sempre vigili e pronte a segnalare eventuali criticità, nessuna delle quali ha avuto luogo», ha detto l'assessore. «Anche alla luce dei recenti problemi alla centrale che ne hanno obbligato l'arresto - ha concluso tuttavia Scoccimarro -, resta la mia contrarietà alla proposta di costruire una seconda centrale con tecnologie ormai superate».

Va detto che il parere contrario a Krško2 di Scoccimarro non incontra certo i favori di Federacciai che si è già detta pronta a investire oltre 500 miloni di euro nella nuova struttura nucleare per poi poter usufruire dell’elettricità prodotta dal secondo impianto. E non dimentichiamo che all’epoca della sua presidenza del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo auspicava un ingresso dell’Eni nella società che gestisce Krško con velleità di investimento anche da parte del Fvg. Infine il sesto blocco della centrale termoelettrica a carbone Teš è stato fermato a causa di un malfunzionamento nel trasporto delle scorie dalla caldaia del blocco. Ora è di nuovo attivo.