Casa, un terzo dei padovani autoescluso dal mercato per la stangata dei tassi
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foto da Quotidiani locali
A Padova si vendono meno case. Nella seconda parte dell’anno, il mercato immobiliare ha evidenziato in maniera più marcata segnali di rallentamento in tutta la provincia. Questo emerge dal terzo osservatorio sul mercato immobiliare svolto da Nomisma, la società di consulenza bolognese.
L’analisi del mercato residenziale padovano, riferita al secondo semestre, conferma la frenata, inferiore del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un trend che accompagna la flessione della quota di compravendite con il mutuo, che negli ultimi sei mesi passa dal 69% al 54%.
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La maggior parte degli agenti immobiliari intervistati da Nomisma ritiene che il 30% della domanda potenziale di acquisto si sia praticamente autoesclusa dal mercato per via del progressivo aumento dei tassi di interesse.
Anche sul fronte degli immobili di impresa, costituiti da uffici e negozi, nella seconda parte dell’anno Padova si colloca tra le prime posizioni nella classifica delle 13 grandi città analizzate.
Il quadro ha quindi favorito lo spostamento di buona parte della domanda su quello della locazione (49% contro 51%). Questa flessione per adesso non ha influito sull’andamento dei valori di compravendita, che continuano a registrare un trend tutto sommato positivo.
I prezzi delle case rimangono invariati, ma necessariamente potrebbero scendere per rilanciare il mercato. Le variazioni semestrali nei diversi quartieri hanno determinato un aumento medio urbano pari all’1, 1% nelle abitazioni in ottimo stato e dell’1, 2% sull’usato. I tempi necessari all’acquisto di una casa “datata” scendono lievemente, attestandosi sui 4 o 5 mesi.
Le difficoltà di accesso alla compravendita di buona parte della domanda impongono però all’offerta di ridimensionare le aspettative, accordando sconti maggiori, pari a circa il 9%, in fase di trattativa. Mentre la forte richiesta di affitti ha determinato gli aumenti medi dell’1,7%.
Si mantengono invece esigui i tempi medi per affittare un appartamento (1, 7 mesi in media), mentre restano stabili, su ottimi livelli, i rendimenti medi lordi da locazione (5, 7%). Le previsioni per il primo semestre del prossimo anno confermano un arretramento del mercato della compravendita, sia con riferimento al numero di operazioni sia ai valori di acquisto. Secondo l’opinione degli agenti immobiliari interpellati, proseguirà, per contro, il trend positivo del segmento locativo ascrivibile a un aumento del numero di affitti e, soprattutto, dei canoni di locazione.
Nella seconda parte dell’anno, il mercato degli immobili direzionali non registra segnali incoraggianti. L’attività arretra infatti addirittura del 23% rispetto allo scorso anno. Relativamente ai valori di acquisto, tutte le zone cittadine hanno fatto segnare un calo, che ha poi determinato una variazione media semestrale pari al –1%. Si abbassano i tempi necessari per affittare uno spazio direzionale, passati da 10 a 8 mesi. La situazione resta invariata, invece, con riferimento al divario tra prezzo richiesto ed effettivo, che anche per questo semestre si attesta al 10, 5%. Sugli affitti ci sono risultati migliori, ma perché c’è stato un aumento medio dei canoni pari al 0, 7%. Segnali positivi arrivano anche dai tempi medi di locazione, che si abbassano nel semestre, passando da 7 a 6 mesi e mezzo.
L’analisi del mercato degli immobili commerciali nella seconda parte dell’anno accerta anche in questo caso le aspettative di rallentamento. A provarlo è la riduzione, pari al 15% tendenziale, del numero di transazioni di negozi e laboratori. Guardando ai valori di compravendita, si nota un incremento medio pari allo 0, 6%, più contenuto rispetto all’evoluzione registrata sei mesi fa. Continuano a calare anche i tempi medi di vendita, arrivando ad attestarsi a 9 mesi e mezzo, mentre restano stabili gli sconti applicati sul prezzo di offerta, che anche per questo semestre risultano pari al 10, 5%.
Per gli immobili commerciali la situazione relativa al mercato della locazione evidenzia segnali di forte regressione. Nel secondo semestre dell’anno i canoni di affitto diminuiscono in tutti i quartieri, determinando una variazione media negativa e pari a - 0, 8%. Calano anche i rendimenti potenziali lordi da locazione, che passano dal 7, 6% al 7, 5%, mentre subiscono una lieve riduzione i tempi per affittare uno spazio, ora bastano 6 mesi.