POLA. Mentre le ruspe per la demolizione delle costruzioni abusive nel Comune di Medolino si fanno ancora attendere, nonostante gli annunci dei giorni scorsi, è intanto iniziata la demolizione degli attracchi e dei moli costruiti senza alcun permesso. Il nodo è sempre quello dell’abusivismo edilizio, una vera piaga in Istria, per la quale da tempo si sono mossi i sindaci di diversi Comuni con appelli rivolti direttamente a Zagabria, affiancati dall’allarme lanciato dall’ente pubblico regionale Natura Histrica.
A Medolino dunque, nel sud della penisola, i mezzi meccanici si sono mossi partendo dalla baia di Burle dove le strutture da abbattere sono otto. In alcuni casi i proprietari hanno provveduto in autonomia allo smantellamento, dopo che le guardie comunali ne avevano constatato l'illegalità decretandone appunto la rimozione. Si tratta per lo più di strutture fatiscenti e pericolose, realizzate con tubi metallici, travi e assi in legno che non garantiscono fra l’altro alcuna sicurezza. Lo scorso anno il Comune aveva disposto la demolizione di un attracco pensando che l’ordinanza potesse fare da apripista inducendo i proprietari dei moli fuori legge a rimuoverli. «Purtroppo - dice il sindaco Ivan Kirac - il messaggio non è stato recepito: ora dobbiamo provvedere con la forza».
Se per le costruzioni abusive sulla terraferma le autonomie locali hanno le mani legate in quanto la demolizione è competenza dell'Ispettorato di Stato, su questo tipo di strutture ha competenza la Capitaneria di Porto, essendo strutture che insistono sul demanio marittimo: è proprio dalla Capitaneria che arriva l’ordine iniziale. «Dopo Burle - aggiunge il sindaco - ci sposteremo negli altri tratti di costa sotto la giurisdizione del Comune di Medolino, dove moli e attracchi fuorilegge superano il centinaio». Nella maggior parte dei casi le strutture risultano opera di cittadini non croati, che le usano nella stagione nautica sia a scopo personale, sia per affittarli a terzi.
Tornando al mattone fuorilegge, le guardie comunali intanto hanno accertato la presenza sul territorio di Medolino di circa 500 costruzioni abusive - sul totale delle 50mila evidenziate sull'intero territorio istriano - tutte denunciate all'Ispettorato di Stato all'edilizia. Da ultimo, è emerso un fenomeno che testimonia quanto il problema dell’abusivismo edilizio sia forte: vi sono proprietari che dopo aver fruito dell’ultimo condono edilizio, quello per la costruzioni sorte prima del giugno 2019, stanno procedendo al loro ampliamento senza richiedere alcun permesso. Il competente assessore comunale Goran Perusko li ha invitati a fermare subito i lavori, pena la revoca del condono e quindi l'inclusione delle costruzione nella lista di quelle da abbattere.
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