Ivrea, Luca Panier Suffat nuovo primario di Chirurgia
IVREA
Luca Panier Suffat, canavesano doc, nato Pont Canavese il 9 ottobre 1972, è il nuovo primario di Chirurgia dell’ospedale di Ivrea. Brillante vincitore del concorso è la perfetta sintesi di un professionista moderno, efficace e aggiornatissimo con lo spirito da medico di famiglia, empatico e disponibile che ripercorre la storia italiana.
«Sono cresciuto a Pont fra l’oratorio e la scuola Gino Pistoni, sotto la supervisione di don Aldo Vallero e con i miei coscritti, compagni di scuola e di calcio, nonché amici di sempre, con alcuni dei quali ci frequentiamo ancora oggi», racconta, emozionato, il neo primario.
Calciatore di buon livello: «Ho giocato a calcio nella squadra di Pont, a Locana, nel San Giusto», oltre alla sala operatoria continua a coltivare le sue passioni; il calcio, la pesca sportiva «aiuta la concentrazione», i viaggi e «per far finta di fare sport mi dedico al padel con amici e colleghi».
Con l’ex sindaco Balagna aveva sposato la politica come spirito di servizio «ho anche avuto l’onore e il piacere di essere assessore a Pont». La magia della medicina l’ha respirata sin dalla culla e guardando il papà ha subito compreso come esercitandola con profitto e umanità si possa fare del bene alle persone. All’intera comunità: «Mio padre è medico, specialista in chirurgia generale e vascolare, lavorava alle Molinette, in clinica chirurgica. A Pont lui è il dottor Panier, io sono semplicemente Luca. La sua figura è sempre stata un esempio, uno stimolo, talvolta anche un peso “ingombrante” ma non posso che ringraziarlo perché mi ha sempre stimolato e supportato».
Dopo la licenza media a Pont, Luca Panier Suffat ha conseguito la maturità scientifica al collegio san Giuseppe di Torino. Poi la laurea in Medicina e Chirurgia a Torino e l’amicizia con un luminare, il professor Francesco Morino «il Messi dei chirurghi» scherza Luca Panier Suffat.
La sua carriera è stata sempre ai massimi livelli e per riassumerla, seppur giovanissimo, non basterebbe una pagina di giornale. Primo impiego, a tempo determinato, nel febbraio 2006 a Savigliano, poi arrivano le esperienze a Tortona e Torino, sino alla conquista del ruolo di primario a Ivrea.
«Ho sempre avuto la fortuna di avere ottimi esempi professionali a cui ispirarmi, da mio padre al dottor Lodovico Rosato che mi ha accolto ad Ivrea come un figlio e ha accompagnato la mia crescita. Prima di lui il dottor Tava a Tortona e il dottor Zardo a Savigliano. In mezzo tante esperienze a livello europeo ma «Pont è sempre stato il mio piccolo mondo antico, appena potevo tornavo a casa, infatti mi sento molto canavesano. Per me essere arrivato a lavorare ad Ivrea è la sensazione di essere a casa».
Suffat ha condiviso questa gioia con le due figlie, Alessia a Sara.