Pnrr, via libera Ue alle modifiche dell’Italia, più riforme e più fondi per transizione. L’Antitrust: “Non ce la facciamo”
![Pnrr, via libera Ue alle modifiche dell’Italia, più riforme e più fondi per transizione. L’Antitrust: “Non ce la facciamo”](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2023/11/24/pnrr_1200-1-1050x551.jpg)
La Commissione europea ha valutato positivamente il piano di ripresa e resilienza modificato dell’Italia, che include il nuovo capitolo RePowerEU. Il piano dell’Italia ha ora un valore di 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni), ovvero 3 miliardi in più della precedente versione. Il piano […]
L'articolo Pnrr, via libera Ue alle modifiche dell’Italia, più riforme e più fondi per transizione. L’Antitrust: “Non ce la facciamo” proviene da Il Fatto Quotidiano.
La Commissione europea ha valutato positivamente il piano di ripresa e resilienza modificato dell’Italia, che include il nuovo capitolo RePowerEU. Il piano dell’Italia ha ora un valore di 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni), ovvero 3 miliardi in più della precedente versione. Il piano prevede ora 66 riforme, sette in più rispetto al piano originale, e 150 investimenti. “Queste misure mirano a rafforzare le riforme chiave in settori quali la giustizia, gli appalti pubblici e il diritto della concorrenza. Una serie di investimenti nuovi o potenziati mira a promuovere la competitività e la resilienza dell’Italia, nonché a promuovere la transizione verde e digitale. Questi investimenti riguardano settori come le energie rinnovabili, le filiere verdi e le ferrovie”, fa sapere Bruxelles.
Alcuni progetti “irrealizzabili o non ammissibili” sono stati modificati e alcuni progetti in particolare degli enti locali, che rischiavano di non essere realizzati nei tempi, saranno finanziati tramite gli altri programmi europei e nazionali invece che con il Pnrr che ha tempistiche “molto più stringenti”, ha detto stando a quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle associazioni datoriali nel corso dell’incontro a palazzo Chigi. “Oggi abbiamo la conferma di aver fatto un lavoro di cui il governo può essere molto fiero, ha continuato la premier. Abbiamo fatto ciò che avevamo promesso e avremmo fatto, siamo scesi nel concreto, abbiamo verificato le criticità e le abbiamo superate, abbiamo fatto in modo che tutti i soldi del Pnrr venissero spesi nei tempi e quindi abbiamo concentrato le risorse sulla crescita e la modernizzazione della nazione e mi pare che il risultato, sul quale in pochi scommettevano, dice che non era una scelta sbagliata”.
“Il percorso della legge di bilancio si incrocia, sul fronte del sostegno agli investimenti, con la conclusione della negoziazione con l’Ue per l’approvazione degli aggiustamenti al Pnrr e l’inserimento del nuovo capitolo Repower Eu. Grazie all’aggiornamento del piano saranno potenziate una serie misure anche per l’agricoltura, proprio in considerazione dell’apprezzamento riscontrato dalle imprese agricole nella prima fase del Piano“, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “La gestione del Pnrr resterà la priorità del paese. E avanzando nel percorso e passando da decreti e bandi a cantieri e opere capiamo che l’attuazione del piano è tutt’altro che un adempimento burocratico: è la straordinaria occasione di una mole di risorse destinate agli investimenti e sfruttarlo è al meglio l’unica strada per ritornare a livelli di crescita elevati, in cui il settore agroalimentare ha registrato livelli di performance eccezionali anche grazie all’export”, ha aggiunto il ministro.
“Non siamo in grado di completare quanto annunciato per il Pnrr, mi assumo la responsabilità di quanto dico“, ha però affermato stamane Roberto Rustichelli, presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, nel suo intervento agli Stati generali della Ripartenza organizzati dall’Osservatorio economico e sociale ‘Riparte l’Italià a Bologna. “Nello scenario macroeconomico internazionale, le debolezze strutturali dell’economia italiana ci portano a lanciare nuove sfide – aggiunge Rustichelli – Siamo in un momento in cui registriamo meno crescita e più inflazione, fra sfide interne e internazionali”.
L'articolo Pnrr, via libera Ue alle modifiche dell’Italia, più riforme e più fondi per transizione. L’Antitrust: “Non ce la facciamo” proviene da Il Fatto Quotidiano.