Dirigenti, commercianti e tanti cittadini, la parola a lettori e partecipanti alla serata
Ivrea
Privati cittadini, dirigenti istituzionali, manager aziendali, operatori commerciali dell’eporediese hanno affollato la platea del teatro Giacosa di Ivrea per festeggiare insieme i 130 anni de La Sentinella del Canavese.
«Sono stata invitata e sono venuta con piacere a rappresentare l’istituzione scolastica storica del Liceo Botta di Ivrea – ha spiegato Lucia Mongiano, preside del prestigioso liceo eporediese – alla festa dei 130 anni della testata storica de La Sentinella del Canavese».
Dal canto suo Patrizia Vallivero di Ivrea ha commentato: «Seguo da molti anni la Sentinella e ho voluto partecipare a questa, che è una bella festa per me che sono eporediese».
La strambinese Ines Bordet ha motivato così la sua presenza al teatro Giacosa: «La grande curiosità e il piacere di partecipare alla festa del nostro giornale, di gran lunga il più importante del Canavese, che conosco sin da bambina e che leggiamo da sempre nella mia famiglia».
Per Giacomo Lettieri di 69 anni, arrivato da 43 anni ad Ivrea da Benevento, «la Sentinella è per noi il giornale per eccellenza, tarato sulla realtà del territorio che racconta nel dettaglio senza nascondere carenze e problemi».
Tra il pubblico del Giacosa c’era anche Dario Moia, titolare dello stabilimento balneare Chalet Moia di Chiaverano, assiduo lettore del giornale. «Sono un lettore del giornale, dove mia figlia ha fatto la stagista – ha ricordato Dario Moia, che ha poi aggiunto – e, come gestore del mio Chalet Moia, sono anche un partner commerciale della Sentinella, sulle pagine della quale comunico spesso le iniziative promozionali del mio esercizio come quello ormai prossimo di Capodanno 2024 della decima edizione del “Cimento Invernale”, con decine di persone non solo eporediesi che alle ore 12 dell’1 gennaio, si tuffano insieme, con una temperatura di 8 gradi, nelle acque del Lago Sirio di Ivrea».
Una serata insomma ricca di ospiti e momenti importanti quella di mercoledì 22 novembre, che è riuscita a coinvolgere e intrattenere il tanto pubblico accorso per festeggiare un evento che, a giudicare dai commenti entusiasti dei lettori all’uscita del teatro dopo il termine della serata, si può definire decisamente ben riuscito.
«Una bellissima serata – commenta una ridente Helen Ghirmu, assessora del comune di Rivarolo – che è riuscita a dare il giusto riconoscimento al valore di questo giornale, da sempre un presidio di informazione per tutto il territorio canavesano».
Tra gli interventi più apprezzati spiccano sicuramente quelli relativi al contesto storico del giornale, che ha accompagnato il pubblico nel ripercorrere i passi della strada, lunga ben 130 anni, percorsa dalla Sentinella del Canavese dalla sua fondazione alla fine del diciannovesimo secolo fino a oggi.
«Il momento della riconsegna del tesserino da giornalista agli eredi di Alessandro Riva, direttore del giornale a cui il fascismo impedì la professione, è stato molto emozionante – racconta Milena Micottis –. Ho apprezzato moltissimo tutto il percorso storiografico, mi ha permesso di scoprire una parte di storia del nostro territorio che non conoscevo, è stato davvero interessante». Un’opinione condivisa anche da diversi altri partecipanti: «L’intervento dello storico Gianni Oliva è stato sicuramente illuminante, ha inquadrato molto bene l’epoca» commenta infatti Marita Baudino.
«La parte storica è stata sicuramente quella che mi è piaciuta di più – continua sulla stessa linea Valentina Ollearo –. Sono contenta che si sia ripercorso il passato della Sentinella, per conoscere la storia che l’ha portato fino qui oggi. Al contempo ho apprezzato che si sia concluso parlando del futuro del territorio e del giornale».
«Sono contento che si sia parlato molto dei nuovi progetti – commenta Maurizio Tentarelli –. È certamente importante dare una visione del futuro a questo genere di attività».
Una prospettiva sicuramente apprezzata proprio perché necessaria, utile a dare una visione a lungo termine su un’attività, quella dei giornali e dell’informazione, che negli ultimi anni ha mutato velocemente la propria struttura e il proprio modo di raggiungere le persone. Oggi siamo ben lontani dal giornale che Hegel definiva “la preghiera mattutina dell’uomo moderno”, ma questo non ha impedito alla Sentinella di restare un punto di riferimento per l’informazione sul territorio.
«Ho apprezzato diversi momenti della serata – conclude Gianfranco Franciscono di Confindustria Canavese –, nello specifico che si sia parlato dell’organizzazione sul territorio e del ruolo che il giornale ha avuto e può ancora avere in futuro, in particolare nell’intervento di Fabio Vaccarono sul tema». Tanti complimenti e molta allegria per una serata che si può dire perfettamente riuscita, un degno compleanno per la Sentinella del Canavese.