Olimpiadi, lo stallo sulle compensazioni blocca il villaggio di Cortina: 1.300 o 800 atleti?
![Olimpiadi, lo stallo sulle compensazioni blocca il villaggio di Cortina:
1.300 o 800 atleti?](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/corrierealpi/2023/11/29/121919876-efd719b9-9189-4783-bdaa-8756b823fdb5.jpg)
foto da Quotidiani locali
Dopo la variante Lungoboite, da 30 milioni di euro, che cosa si aspetta ancora Cortina tra le opere olimpiche? La risposta potrà arrivare il 6 dicembre. Il 5 la cabina di regia, con il Governo e tutti gli attori istituzionali, prenderà atto della proposta del Piemonte sulla fattibilità della pista di bob, skeleton e slittino a Cesana e il giorno successivo il cda della Fondazione Milano Cortina deciderà. Già in quella sede si dovrebbe votare. Il che significa che al Veneto e a Cortina i vertici della Fondazione dovranno dire quali compensazioni riconosceranno.
Pare che il presidente Luca Zaia e il sindaco Gianluca Lorenzi le abbiano già formalizzate mettendo a disposizione gli impianti in essere. Come dire, siamo pronti per lo sci alpino maschile, oltre che femminile. E per altre specialità, a partire dallo scialpinismo. Oltre alle gare.
Cortina e Venezia pretendono che non un euro di quelli stanziati venga tolto. E che siano assegnati con la prossima legge di bilancio i 260 milioni per le “canne” nelle viscere di Cortina, ovvero il secondo lotto della Variante. Sulla base delle scelte del 6 dicembre Simico potrà capire se a Fiames dovrà progettare un villaggio olimpico da 1300 atleti, del costo di 39 milioni, o da 800-900, quindi del valore di un terzo in meno. La costruzione – removibile – richiede meno di un anno di tempo.
In primavera dovrebbe partire la riqualificazione – secondo il sindaco Lorenzi – dell’Olympic Stadium, da 20,4 milioni di euro, con l’ampliamento e l’adeguamento degli spogliatoi, il miglioramento dell’accessibilità e la manutenzione straordinaria della copertura.
Sempre entro il 2024 si metterà mano alla Medal Plaza, cioè alla riqualificazione del Trampolino di Zuel, da 10 milioni di euro. È prossima la conferenza dei servizi decisoria in merito alla proposta di partenariato pubblico privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale a Cortina, da 127 milioni di euro. Il sindaco dice di tenerci moltissimo: anzitutto al parcheggio di 747 posti auto e di 114 box, nonché al piazzale riservato agli autobus pubblici. Parliamo dell’area Apollonio.
È prevista la partenza, da quest’area, di un’altra infrastruttura ritenuta indispensabile dal sindaco: l’impianto di risalita a fune fino a Socrepes, con una cabinovia di portata di 2400 persone l’ora. Non mancherà in zona un’area di servizi commerciali, di ristoro, palestra, wellness, intrattenimento. Da qui partirebbe anche il collegamento pedonale veloce per la stazione a valle del Faloria. I primi 120 metri all’interno del parcheggio mentre i successivi 545 metri all’interno di una galleria con uscite intermedie su Corso Italia, Largo Poste e arrivo all’ex Stazione.
«Incrociamo le dita perché anche quest’ultimo obiettivo sia raggiunto», sospira Lorenzi. «Ce la metteremo tutta per arrivarci nel gennaio 2026».
Subito dopo l’inverno scatterà il cantiere della Variante di Cortina-Lotto 1 per la costruzione della Bretella di penetrazione a Sud, da 52 milioni di euro. A seguire il lotto 0 da 30 milioni per la sistemazione di Lungo Boite, il raddoppio del Ponte Corona e la riqualificazione di via cesare Battisti. «Ovviamente ci aspettiamo, l’anno prossimo, anche la conclusione dei lavori all’Eugenio Monti, con la realizzazione del memoriale e l’allestimento degli spazi museali, per 2,5 milioni», conclude Lorenzi.