Barcola priva di scogli protettivi: la mareggiata fa di nuovo danni sul lungomare di Trieste
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Altri danni a Barcola. La mareggiata e l’intensa pioggia di sabato mattina, oltre ad aver creato disagi in centro città, hanno causato ulteriori problemi alla Pineta.
Nuovi danni in Pineta
Il mare, come successo un mese fa, è nuovamente salito all’altezza della terraferma straripando e invadendo anche le aree gioco, seppur in modo meno dirompente. Ma una parte della pavimentazione in cubetti di porfido, da poco ricollocata proprio in seguito a quanto accaduto tra fine ottobre e inizio novembre con una prima operazione di messa in sicurezza, si è nuovamente staccata.
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Topolini invasi dalle onde
Non solo. L’assessore comunale alle Politiche del territorio Michele Babuder, che ha trascorso praticamente l’intera giornata in sopralluogo a Barcola, ha constatato anche un nuovo distacco delle pietre in masegno nei pressi del tratto di costa attiguo alla Marinella.
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Un danno, questo, che al momento appare comunque contenuto. Anche i Topolini, pesantemente intaccati dalla mareggiata dello scorso mese, sono stati invasi dalle onde. Fortunatamente l’acqua è poi calata nel corso della serata.
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Ma la questione, ormai, è strutturale. Anche perché la mareggiata di ieri non appariva particolarmente impetuosa. Di certo non come l’ultima volta. Nonostante ciò le conseguenze si sono fatte sentire.
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Mancanza di una barriera
Il motivo, come precisa lo stesso assessore, è che il lungomare ora è privo di una barriera solida: le onde del mese scorso hanno abbassato il livello della scogliera mediamente di una settantina di centimetri. Inoltre il muro di contenimento è stato aggredito in modo significativo in più punti: in Pineta e tra il Cedas e il locale “Il Pane Quotidiano”, oltre che nella zona dopo il Bivio, cioè nel tratto compreso tra l’Hotel Miramare e lo stabilimento “Sticco”: qui, l’altro mese, la forza delle onde aveva letteralmente distrutto la parete di contenimento erodendo il sedimento sottostante alla carreggiata stradale.
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Barcola esposta
Il risultato, oggi, è che senza protezioni sufficienti Barcola si trova esposta alle mareggiate di qualsiasi entità. «Non ci sono nuovi crolli – spiega l’assessore Babuder – ma è evidente che l’acqua penetra tra gli scogli e si infiltra sotto, nel piano di calpestìo, erodendo sia gli scogli che la pavimentazione in porfido. Vari sampietrini si sono staccati: sono quelli oggetto di un primo intervento, deliberato dalla giunta, volto perlomeno alla messa in sicurezza della Pineta. Non tutti si sono staccati, ma l’acqua ha invaso la passeggiata.
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Il tema – prosegue l’assessore – è che la protezione a mare praticamente non c’è più e quindi anche una mareggiata “semplice”, che fino a un mese fa non avrebbe comportato chissà qualidanni, adesso provoca problemi. Siamo quindi in una situazione di precarietà. Ogni qualvolta si alza l’acqua in modo significativo, si possono determinare queste situazioni».
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Opere inutili senza intervento
Detta in altri termini, se Barcola resta priva di una barriera a mare, qualsiasi opera si potrebbe rivelare inutile: l’acqua esonda fino alla strada. «Va ripristinata la scogliera il prima possibile – afferma Babuder – altrimenti qualunque intervento potrebbe essere reso vano dall’alta marea». L’assessore propone di aggiungere ulteriori scogli a mare, prelevandoli dalle cave. «Questo è il primo intervento da compiere».
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Disagi limitati in centro
Disagi tutto sommato limitati, invece, in centro città. L’acquazzone di ha allagato parte della Rive e le vie limitrofe, tra cui la zona bassa di via Mazzini. Il servizio del Delfino Verde, che collega Trieste a Muggia, è stato provvisoriamente sospeso.
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