Fiamme dalla canna fumaria e la casa prende fuoco a Staranzano: evacuati due anziani
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L’incendio domato dai pompieri in via dei Galopeti. L’assistente dell’uomo lo ha trascinato fuori dall’alloggio
STARANZANO. L’incendio ha preso corpo con rapidità, partito dalla canna fumaria, aggredendo il tetto e avanzando con le sue lingue di fuoco. L’abitazione, un immobile monopiano composto da due distinti appartamenti, è stato dichiarato inagibile. Sono state evacuate tre persone, due anziani, una donna di 86 anni e un uomo di 97, assieme alla sua assistente. Danni importanti, ma fortunatamente non si è reso necessario alcun intervento sanitario.
È accaduto ieri poco dopo le 18, in via dei Galopeti, a Staranzano, una piccola strada residenziale. L’unità abitativa ha subito danni che gli stessi vigili del fuoco hanno definito ingenti. A dare l’allarme è stata l’assistente, di nazionalità bulgara, anche infermiera e medico, come ha spiegato: «Ho sentito un forte rumore, simile a fuochi d’artificio, nel frattempo la cucina dove mi trovavo assieme al mio assistito e dove si trova la stufa, ha iniziato a riempirsi di fumo. Lui non voleva uscire, diceva che non era niente di grave, tanto che l’ho trascinato fuori a forza prendendolo sotto il braccio». La donna ha chiamato i vicini di casa, suonando ai campanelli.
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I residenti di due casette ravvicinate sul lato dell’immobile interessato dal rogo, sono tutti familiari dell’86enne. Vi abitano infatti i due figli con i propri cari. Il figlio ha subito raggiunto la madre portandola a casa, e sopraggiunta la sorella s’è unita ai congiunti, nel proteggere e rassicurare la madre, attorniata dagli affetti. L’assistente bulgara ha altrettanto rapidamente chiamato i vigili del fuoco. Sono giunti in brevissimo tempo, la piccola via occupata da una lunga teoria di automezzi, le autobotti a scaricare acqua a getto continuo. Una concentrazione di squadre provenienti da Monfalcone, Gorizia e Trieste. Sul posto anche carabinieri e polizia. Il tetto a sprigionare fuoco e fumo, fortemente compromesso. I vigili del fuoco sono saliti allungando le scale per poi passare in rassegna tegola per tegola: Nel contempo si operava su altri punti dell’immobile.
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Hanno lavorato a lungo, sotto gli occhi sgranati e increduli di tutti, tra familiari e conoscenti, che assistevano alle attività di spegnimento. E dire che l’immobile era una casa patronale, famiglie conosciute e ben volute a Staranzano. Il 97enne aveva lavorato nel cantiere navale di Monfalcone. La sua vicina è legata in linea parentale, è sua cognata, e da tempo ha perso il marito. Solo nel suo appartamento anche l’anziano seguito dall’assistente dallo scorso agosto, quando ha preso servizio. Tempestività e impegno, quello dei vigili del fuoco rimasti a lungo per domare l’incendio, seguito dalle attività di messa in sicurezza. Sono arrivati anche i figli del 97enne. L’assistente ha consegnato loro una valigia contenente indumenti ed effetti personali dell’anziano recuperati appena ha potuto entrare nell’alloggio, invaso dall’acqua. Il padre, assieme alla professionista bulgara, erano quindi ormai al sicuro, accolti in una delle abitazioni dei congiunti.