Treviso, alla caserma Salsa la Casa dello sport. Scherma e judo trovano una sede
Arriva dalla riqualificazione dell’ex caserma Salsa – il cantiere partirà a inizio 2024 – una prima risposta alla cronica mancanza di strutture sportive a Treviso: nell’area verrà costruita dal Comune anche la nuova “casa” per la scherma e le arti marziali, 1.177 metri quadrati totali di padiglione, di cui 657 per la scherma e 320 per le arti marziali.
Un’operazione che risolverà l’annosa ricerca di spazi da parte di Scherma Treviso, costretta ad allenarsi – per le metrature strette – alla palestra Coni su pedane non a norma internazionale, ma anche per Judo Treviso, che dopo l’abbandono della storica sede di viale Monte Grappa è dal 2018 alle medie Serena in via provvisoria.
Un intervento da 2,4 milioni di euro, di cui 2 legati ai fondi Pnrr ottenuti da Ca’ Sugana appunto anche per il recupero della ex caserma. Rispetto alle stime iniziali, l’aumento dei costi delle materie prime è stato calcolato in 395 mila euro, ma sarà colmato dal Comune anzitutto con fondi regionali e propri. Un costo extra che servirà a coprire le finiture della sala delle arti marziali.
La nuova palestra sarà quindi realizzata nell’ambito della rigenerazione dell’ex caserma di Santa Maria del Rovere, dismessa da tempo ma destinata ad assicurarsi un futuro grazie ai finanziamenti Next Gen: oltre al parco e allo studentato, sarà costruito un polo culturale e per le start-up.
L’appalto per il padiglione sport è stato aggiudicato il 20 novembre, di pochi giorni fa l’affidamento dei lavori. «Si partirà con il cantiere a breve», dice Sandro Zampese, assessore ai Lavori Pubblici. La struttura sportiva sarà dedicata per più di due terzi alla scherma, mentre la porzione restante interesserà judo e altre arti marziali.
La concessione degli spazi riguarderà le società del capoluogo: incontri preliminari fra Comune e diretti interessati ci sono già stati. Scherma Treviso, dopo il matrimonio del 2019 con la Ettore Geslao (al Coni si formò l’olimpionico Matteo Tagliariol), è l’unico club del capoluogo nella disciplina che comprende spada, fioretto e sciabola: vanta atleti di livello internazionale, punta a ospitare uno dei centri d’allenamento più importanti d’Italia ed Europa.
È a caccia di spazi più ampi almeno da una decina d’anni: un tentativo fu fatto a San Lazzaro, poi non andò a buon fine. Ma ora la luce in fondo al tunnel si può vedere.
«Abbiamo 170 tesserati e oggi alla palestra Coni siamo stretti», dice Andrea Sirena, presidente Scherma Treviso, che in viale Vittorio Veneto ospita nazionali di spada che arrivano dal Friuli, «Le metrature non ci permettono di utilizzare pedane regolari, da anni chiediamo al Comune spazi più consoni».
Anche al Judo Treviso – nell’estate 2018 lasciò dopo 50 anni la sede di viale Monte Grappa a causa dell’interruzione del contratto d’affitto – confidano che la nuova palestra all’ex Salsa rappresenti una svolta: «Contiamo 140 tesserati e siamo costretti a organizzare cinque turni di allenamento, ogni giorno dalle 16 alle 23», ricorda Alessandro Esposito, direttore tecnico Judo Treviso, «Alla palestra delle Serena ci troviamo bene, ma avremmo bisogno delle nostre libertà, garantite solo da una sede dedicata al judo».
Indicativa un’annotazione a margine: a ottobre, un film già visto negli anni precedenti, Judo Treviso è dovuto emigrare al PalaCicogna di Ponzano per organizzare un torneo giovanile di respiro nazionale. Solo lì ha trovato gli spazi per ospitare cinque tatami, condizione necessaria per organizzare una manifestazione con grandi numeri e lunghe qualificazioni.