Udinese, Cioffi studia la strategia per cercare di distrarre l’Inter

UDINE. C’è sempre un motivo. È dal 2004 che Adriano Celentano lo canta più volte in quella sua hit dalla strofa così orecchiabile, piena di tanti “se”.

Anche per Gabriele Cioffi c’è sempre un motivo, specie nel cuore della settimana, proprio quando rifinisce la tattica per preparare la migliore Udinese nella sessione clou attesa un po’ da tutti, titolari e non.

È lì, nel penultimo allenamento prima della partita, che il tecnico fiorentino cerca prove e controprove chiedendo una precisa interpretazione del 3-5-2 a seconda dell’avversaria da sfidare.

E siccome l’Inter mulina e macina come poche altre in mediana, non c’è da sorprendersi se la preparazione alla sfida di venerdì sera ha ruotato su alcune prove tattiche anche inaspettate.

C’è stato dunque un motivo se Cioffi ha pensato di alternare, da interno destro in mediana, Sandi Lovric, il “Tucu” Pereyra e Lazar Samardzic, confermando Walace davanti alla difesa e Martin Payero da interno sinistro.

Il motivo di una ricerca di interpreti così diversi tra loro dovrebbe essere riconducibile alla sostanza di cui avrà bisogno l’Udinese là in mezzo per tenere il passo delle mezzali d’inserimento nerazzurre Nicolò Barella e Henrikh Mkhitaryan, e per andare a offuscare le visioni di gioco geniali di Hakan Calhanoglu.

Insomma, il piano è cercare di togliere più rifornimenti possibili alle punte nerazzurre spalmando una linea solida anche sugli esterni, là dove Festy Ebosele a destra e Jordan Zemura a sinistra, avranno il loro bel daffare rispettivamente contro Juan Cuadrado e Federico Di Marco.

Cercare dunque di sorprendere l’Inter proponendo Lovric al posto di Samardzic, ad esempio, significherebbe anche alzare la fase di riconquista palla cercando di pareggiarne la corsa.

In questa versione “operaia” ci sarebbe Pereyra a sostegno della punta, dove Lorenzo Lucca parte decisamente favorito rispetto a un Isaac Success annunciato in crescente miglioramento dalla ginocchiata che lo ha escluso dopo 7 minuti col Verona, ma pur sempre in debito di allenamenti veri in gruppo.

Nella seconda versione, invece, Cioffi ha pensato anche al “Tucu” mezzala con Florian Thauvin a sostegno della punta. Il tutto, con un Samardzic prima ai margini e poi rimesso al centro del suo ufficio con Pereyra alle spalle di Lucca.

Sarà quindi lo stesso assetto varato col Verona a prevalere venerdì? Oppure prevarrà la novità in mediana? Vedremo, ma Cioffi farà di tutto per non uscire dal Meazza canticchiando quella strofa; «Se vinco, se perdo, rientra nel gioco».