Il triestino Giugovaz protagonista sul palco di Madrid: è James in “La Sylphide”
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foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Talento, passione e determinazione. E una lunga carriera alle spalle, nonostante la giovane età. Il ballerino triestino Thomas Giugovaz, 26 anni, dopo aver calcato i palcoscenici di tutto il mondo, ha debuttato nei giorni scorsi in “La Sylphide” al teatro di Madrid, spettacolo la cui coreografia è di August Bournonville, con la musica di Loevenskjold.
Una rappresentazione molto conosciuta, in scena la prima volta nel lontano 1836, che farà tappa anche in altre città del Paese e poi negli Stati Uniti con una tournée.
Nella capitale spagnola Giugovaz è arrivato a settembre 2022 come solista nella “Compañía Nacional de Danza”: «Mi trovo benissimo – racconta – e mi sento molto fortunato. L’ambiente tra i colleghi è stupendo e la città mi piace molto. E il repertorio è vario. Sto godendo di tantissime opportunità, una di queste è l’interpretazione di James, in “La Sylphide”. Il processo di montaggio della coreografia è stato intenso ma meraviglioso. È un balletto molto difficile, che richiede molto impegno a livello tecnico». Tante ore di prove ogni giorno per tutta la compagnia, in una ricerca costante di perfezione. «Ci sono tantissimi dettagli per il mio ruolo, quello del protagonista, James – spiega il giovane triestino –, un lavoro molto grande dal punto di vista tecnico, di stile del movimento e di interpretazione. Abbiamo provato per quasi due mesi ed è stato bellissimo poter affrontare un personaggio mai fatto prima e così importante. Mi rende molto felice – sottolinea – la fiducia che hanno avuto il direttore della compagnia Joaquin De Luz e lo staff artistico, nell’affidarmi questo ruolo nel balletto. L’assistente Petrusjka Broholm, giunta dalla Danimarca, è stata molto carina e gentile e mi ha aiutato a crescere nel personaggio fino dall’inizio. Senza i suoi preziosi consigli e quelli del direttore De Luz, il risultato finale non sarebbe stato così curato».
Giugovaz ha partecipato alla prima rappresentazione, ieri sera, e sarà in scena altre due volte a Madrid, «poi ripeteremo “La Sylphide” a Siviglia in gennaio – aggiunge – prima di intraprendere la trasferta di cinque settimane negli Stati Uniti». Un lavoro con la valigia costantemente in mano, pronto a nuovi spostamenti, iniziati oltre dieci anni fa. In ogni Paese il ballerino ha saputo distinguersi e dimostrare le proprie doti, ottenendo sempre grandi gratificazioni professionali e personali. È ancora un ragazzino quando, a undici anni, segue uno stage in Croazia, poi si sposta a Milano. Dopo il diploma vola in America, con il primo ingaggio al “The Washington Ballet D.C.” e poi al “The Sarasota Ballet” in Florida. Per due stagioni è all’“Hong Kong Ballet”, poi anche nella compagnia “Slovenian National Ballet” di Lubiana. In mezzo tanti spettacoli di successo. Tra gli ultimi, in Italia, si conta nel 2023 anche una tappa a Trieste, al Politeama Rossetti, nel cast della nuova edizione di “Roberto Bolle and Friends”.