A Bibione posata la prima pietra del nuovo campanile: «Festa a maggio 2024»
foto da Quotidiani locali
Bibione avrà il suo campanile: giovedì 7 dicembre la posa della prima pietra. La nuova struttura sarà alta 30 metri, croce compresa: martedì 20 febbraio 2024, nella celebrazione dell’anniversario della parrocchia, si prevede l’arrivo e la benedizione delle tre campane che sosteranno in chiesa fino al loro innalzamento nella torre campanaria. Tra il 18 e il 19 maggio, Festa di Pentecoste e avvio ufficiale della stagione turistica, è prevista l’inaugurazione.
Uno sforzo collettivo di tutta la comunità permette la realizzazione di questa infrastruttura, non solo utile ma anche simbolica.
I lavori cominceranno lunedì 11 dicembre. Dopo il placet della Commissione diocesana per l’arte sacra e i beni culturali, il benestare dei Beni ambientali e il permesso del Comune, l’architetto Filippo Tonero, progettista del manufatto, sarà direttore dei lavori. Collabora anche la famiglia del compianto Franco Basso.
«La progettazione della nuova torre campanaria è stata sviluppata» spiega l’architetto Tonero «sulla base della volontà condivisa di realizzare un manufatto che risultasse stilisticamente in sintonia con la chiesa esistente e ne rappresentasse, seppur con alcune variazioni costruttive permesse dalle attuali tecnologie, suo naturale completamento per cromia e motivi decorativi. L’operazione concettuale è consistita principalmente nell’intersezione di due parallelepipedi di altezze diverse. La forma rivelerà una struttura asimmetrica che varia a seconda del punto di vista dell’osservatore rimanendo comunque riconoscibile nei suoi caratteri compositivi da qualsiasi angolo prospettico la si osservi».
Altre caratteristiche sono il basamento rivestito in ceramica con finitura effetto “pietra piasentina” che testimonia la necessità di avere solide basi su cui fondare in nostro agire. Il fusto in vetro e metallo che slancia il campanile “verso il cielo” riprendendo, seppur rivisitati, i materiali e la cromia della Chiesa esistente (facciata policroma e rivestimento del tetto); e infine l’apparato campanario a finestra: si tratta di un “collegamento con il cielo” e costituisce la parte terminale della torre e la sua forma asimmetrica non convenzionale senza cuspide, compresa tra due piani orizzontali e libera su un lato, attentamente studiata per rendere più leggero tutto il campanile, viene enfatizzata dalla colorazione della cornice dorata e dalla croce di colore chiaro in sommità.