L’Udinese dopo la batosta di Milano, parla Cioffi tra mea culpa e rimproveri ai giocatori: «Sei minuti inaccettabili»
foto da Quotidiani locali
Gabriele Cioffi si chiede se abbia fatto la scelta giusta «chiedendo ai miei giocatori di giocare più bassi rispetto al solito».
È il gioco della coperta corta che contro l’Inter di oggi paghi come una tassa. «La partita l’abbiamo preparata così perché se l’Inter la vai a prendere alta, poi ti fa male – le parole dell’allenatore dell’Udinese –. Purtroppo la partita è stata cambiata da un episodio che non voglio commentare». Quello che non gli va giù sono i sei minuti finali del primo tempo: «Ci siamo fatti prendere dalla foga di pareggiare subito, siamo stati dei pollacchiotti». Dice proprio così e poi spiega: «Intendo dire che siamo stati ingenui».
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Adesso non si può che fare una cosa e Cioffi lo sa bene: «Voltare pagina e pensare alla prossima», dice. Lo stuzzicano sulla composizione della sua rosa: un giorno arrivavano a Udine giocatori tecnici come Sanchez e Cuadrado, oggi certi talenti non si vedono: «Io nella mia rosa vedo molti diamanti grezzi – replica Cioffi –. Il mercato? Non me ne occupo, io, come sempre, alleno i giocatori che mi mettono a disposizione».
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Il suo collega Inzaghi applaude l’Inter: «Abbiamo disputato un’ottima gara, temevo l’Udinese che era venuta a San Siro a vincere con il Milan. I bianconeri sono nelle zone basse della classifica, ma hanno una posizione che non rispecchia il reale valore della rosa. In mezzo al campo hanno giocatori di qualità e sono molto pericolosi nelle ripartenze». Infine, ecco le parole del capocannoniere del campionato Lautaro Martinez: «Il gol mi mancava. Stasera ho provato di tutto, tra il palo, il rigore, e alla fine ho riconquistato palla, ho visto lo spazio e ho segnato. I ventotto gol? Sono contento perché quest’anno sto facendo tanti gol e sono contento, ma il merito è anche dei compagni». Poi ecco la stretta attualità legata al rinnovo di contratto: «Sono pronto e manca poco per chiudere».