Udine, il cinema Centrale riapre prima di Natale: firmato il contratto di vendita al Cec
La storica sala di via Poscolle ripartirà il 21 dicembre e in estate sarà ristrutturato. Baracetti: saremo al passo con i tempi
UDINE. Riparte l’attività del cinema Centrale di via Poscolle. Mercoledì sera è stato firmato il contratto di vendita tra la società Immobiliare Udinese Iusa e il Centro espressioni cinematografiche (Cec), con le prime proiezioni che sono attese già per il periodo natalizio.
«Stiamo lavorando per riaprire le porte il 21 dicembre con la programmazione di Natale», afferma Sabrina Baracetti, che insieme a Thomas Bertacche rappresenta l’anima dell’attività cinematografica in città. «Il Centrale riaprirà sotto il segno del Cec – aggiunge Baracetti –. Un lieto fine per tutta la città di Udine e per l’intero Friuli». Al momento della firma, oltre a Baracetti, c’erano anche Giuseppe Bertoli della Iusa e, in rappresentanza della proprietà, Alberto Malignani.
L’operazione di salvataggio del Centrale è stata resa possibile dalla Regione, che ha concesso al Cec, dopo la stipula di un’apposita convenzione, 2,2 milioni, metà dei quali destinati all’acquisto dell’immobile, l’altra metà alla sua ristrutturazione.
Visto che l’accordo con la proprietà è stato formalizzato questa settimana, il Cec ha deciso di riaprire il Centrale così com’è, senza alcun intervento migliorativo.
Dopo la notizia che il contratto tra Cec e Iusa sarebbe scaduto a settembre, in attesa di trovare una soluzione, come poi è avvenuto grazie all’intermediazione del Comune e all’intervento diretto della Regione, il cinema di via Poscolle ha funzionato fino al mese di giugno. La programmazione ora riprenderà fino all’estate, quando le due sale saranno richiuse per realizzare l’intervento di ristrutturazione e ammodernamento.
«L’idea è che diventi un polo culturale per il cinema, non limitandosi a essere più una semplice sala di proiezione – spiega Baracetti –. Tutto questo in pieno centro storico». Baracetti, da poco rientrata da Hong Kong, ha incassato la solidarietà anche dai Paesi del Far East, legati a Udine anche oltre il Far East Film Festival. «Essere riusciti a salvare un cinema storico è stata un’operazione seguita e apprezza anche all’estero – prosegue Baracetti –. La città ci ha fatto una bellissima figura».
Sull’imminente riapertura del Centrale, il Cec ha intenzione di portare tre film in sala, uno dedicato ai bambini, gli altri due a un pubblico di adulti.
«Quello che è capitato è una vittoria per tutte le istituzioni – assicura Baracetti – a cominciare dalla Regione, che ha compreso il valore della struttura, facendosi carico del suo salvataggio. Siamo stati i garanti di un progetto che saprà tutelare la sala ma con lo sguardo rivolto al futuro. Per il Cec comincia la vera sfida: riuscire a garantire la vita di un luogo che dovrà dimostrarsi contemporaneo e al passo con i tempi».