A Treviso il panettone sospeso per chi è in difficoltà
![A Treviso il panettone sospeso per chi è in difficoltà](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/tribunatreviso/2023/12/15/160622521-0e82d819-dbb3-4df5-98ac-92f4c5172d76.jpg)
foto da Quotidiani locali
Un panettone “sospeso” a disposizione di chi è in difficoltà. Il cartello campeggia all'esterno dell’ex caserma Salsa a Treviso dove da mesi fervono i lavori di ristrutturazione in quattro edifici che ospiteranno Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
L’idea di regalare il dolce natalizio a chi non può permetterselo è del geometra Antonio Cozzolino, direttore tecnico del cantiere affidato dal demanio alla ditta Edil.Co. “Io arrivo da Torre del Greco e dalle nostre parti c’è l’abitudine di lasciare al bar un caffè sospeso, pagato, che il barista poi destina ai clienti con problemi”. Un modo solidale di condividere il piacere della bevanda napoletana servita, densa, in tazzina fumante.
“Arrivato a Treviso, ho visto che questa abitudine non esisteva e che i baristi faticano a comprenderla così in vista delle feste ho deciso di lanciare una nuova proposta che ha subito suscitato interesse”.
Tante le persone che, incuriosite, si sono fermate a chiedere spiegazioni e poi sono tornate con il pacchettino da lasciare sul tavolo collocato fuori del cancello, di fronte all’albero di Natale e alle luminarie. Decorazioni realizzate con recuperi, come sottolinea Cozzolino, convinto che si debba riciclare il più possibile. “L’ho fatto anche con i materiali edilizi, demolendo a settori, dalle pareti al pavimento, raccogliendo tutto a cumuli diversi per riutilizzarne il 95 per cento”.
Il cantiere dell’ex Salsa appare a chi lo guarda come una grande famiglia, operai che sorridono sempre, lavorano anche il sabato e la domenica per rispettare i tempi, un insieme variegato, composto da un gruppo giunto dal sud con l’azienda materna e i “locali” che Cozzolino ha voluto inserire: “Così ci integriamo meglio nel territorio”. Il segreto sta nel coinvolgere tutti, rendendoli partecipi dello stato dei lavori, delle difficoltà, dei successi.
In questo modo la ditta lavora sodo per rispettare la data di scadenza ovvero il 16 giugno 2024: in totale 432 giornate. Ne mancano 184. Altrimenti sono penali. “Noi - conclude Cozzolino - ce la stiamo mettendo tutta”.