WARM UP | PEnsieri della vigilia
Due pareggi nelle ultime due gare, ed il gol che arriva continuativamente da cinque partite. Segnali di miglioramento, segnali di una progressiva ricerca di una solidità che possa portare a quella ormai famosa continuità, determinante per poter arrivare all’obiettivo. Il finale del girone di andata sarà però complicato, a partire già dalla sfida che si […]
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Due pareggi nelle ultime due gare, ed il gol che arriva continuativamente da cinque partite. Segnali di miglioramento, segnali di una progressiva ricerca di una solidità che possa portare a quella ormai famosa continuità, determinante per poter arrivare all’obiettivo. Il finale del girone di andata sarà però complicato, a partire già dalla sfida che si consumerà domani sera all’ “Olimpico” di Torino contro i granata di Juric. Quella granata è la classica squadra fisica che mette dentro molta quantità, che ti gioca addosso e che ti da pochi spazi per poterti esprimere. Una squadra, e lo dicono anche i numeri, solida in fase difensiva e molto cinica in fase di proposizione, dove la si vede poco ma in quel poco spesso sa far male. Sulla carta non proprio la partita adatta alle corde della squadra di Andreazzoli, che per potersi esprimere al meglio ha invece bisogno di spazio e di un avversario che faccia la partita a spron battuto. Sarà l’ennesimo esame della stagione, l’ennesima prova per tentare di comprendere meglio di che pasta sia fatta questa squadra, che da velate impressioni di poter essere farfalla ma ancora è bruco. Uno degli upgrade che ci si attende è indubbiamente relativo alla nostra fase realizzativa, ad un concretizzazione del gioco che spesso si smarrisce proprio in quella decisiva zona del campo. Anche se, come detto, adesso almeno un gol a partita lo segniamo da cinque gare consecutive.
Non si va mai in campo per firmare un pari, e la filosofia dell’Empoli, la filosofia di Andreazzoli, impone che si giochi soltanto per vincere. Il pareggio può, al limite, essere conseguenza. Però la gara di domani, e noi possiamo permetterci questa libertà, è una di quelle gare in cui sarebbe importante portar via anche un punto, far classifica. Andreazzoli a precisa domanda non risponde e non sente – sicuramente a ragione – l’esigenza di prefiggersi un primo obiettivo per il giro di boa. Diciamo però che l’Empoli, senza star nemmeno troppo a guardare le altre, dovrebbe avere come obiettivo minimo quello di far quattro punti nelle prossime quattro partite, magari uno in più non guasterebbe. Stando al “sul carta”, le due gare in trasferta sono quelle che possono essere un pizzico più alla portata, con la partita di Cagliari che somiglierà molto ad una finale. Ecco che in questa ottica, l’economia del punto da portar via da Torino domani, sarebbe di grande spessore e di grande valore. Quella di domani sarà anche una bella rivincita per Etrit Berisha, portiere che il Toro ha messo ai margini e che in azzurro sta ritrovando (passi il grave errore di lunedi) continuità e buone prestazioni; e ci dicono che qualcuno, lassù in Piemonte, si starebbe anche mordendo le mani.
Parlavamo di un miglioramento della fase di finalizzazione. Da questo punto di vista va detto che le cose non vengono facilitate dal forfait di Ciccio Caputo. “The Gol Machine” non sarà infatti del match contro i granata, gli esami strumentali non hanno evidenziato lesioni, ma sarà comunque lasciato a casa per poter recuperare al meglio. La fiducia dovrebbe ricadere su Shpendi, che Andreazzoli aveva già lanciato titolare contro Inter e Salernitana, ed inserito lunedi scorso subito dopo l’infortunio dell’ex Entella. Al vaglio ci possono essere anche altre ipotesi, pensando ad un Gyasi o ad un Maldini come prima punta. Non ci sarà nemmeno Kovalenko, che ormai sarà perpetuamente l’eroe di Napoli. L’ucraino difficilmente sarebbe ripartito comunque titolare. Sulla mediana le posizioni sono tutte in bilico, con un attenzione particolare su Marin che potrebbe ritrovare la maglia da titolare come mezzala destra che manca dalla gara di Frosinone. Ballottaggio bello vivo tra Ranocchia e Grassi per la cabina di regia, Maleh dovrebbe essere un passo avanti a tutti sulla corsia sinistra. Tornando agli assenti, non ci sarà nemmeno Bereszynski. Qui il lavoro per Andreazzoli è molto più semplice, andando ad inserire l’altro terzino destro di ruolo: Ebuehi. Sarà poi da capire se verrà rinnovata la fiducia a Bastoni per l’altra posizione esterna in difesa, o si ritornerà a Cacace. Domani servirà un Empoli attento e, soprattutto paziente. Servirà compattezza e rapidità di pensiero per compensare una parte muscolare che ci vede in netta deficienza.
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