VERSO CATANIA-SORRENTO: conosciamo meglio la squadra di Maiuri
Si avvicina l’impegno di lunedì sera con il Sorrento per gli uomini di Cristiano Lucarelli. I dati statistici evidenziati nei giorni scorsi rendono l’idea di una sfida non semplice per il Catania, contro un avversario reduce dallo stop interno con il Brindisi ma che, in precedenza, veniva da una serie abbastanza positiva di risultati. La […]
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Si avvicina l’impegno di lunedì sera con il Sorrento per gli uomini di Cristiano Lucarelli. I dati statistici evidenziati nei giorni scorsi rendono l’idea di una sfida non semplice per il Catania, contro un avversario reduce dallo stop interno con il Brindisi ma che, in precedenza, veniva da una serie abbastanza positiva di risultati. La scorsa stagione il tecnico Vincenzo Maiuri è stato il principale artefice di una stagione memorabile per i campani. Un primo posto in Serie D ottenuto con umiltà, cuore e orgoglio al fotofinish, scavalcando la Paganese. Quest’anno il Sorrento lotta in primis per la salvezza e sta facendo bene la sua parte.
I difensori centrali Blondett (ex rossazzurro), Panelli e Fusco, il portiere Marcone, i centrocampisti La Monica e De Francesco, l’attaccante Martignago (in passato proposto al Catania) sono alcuni degli elementi più esperti e rappresentativi dei costieri. Tanti i ragazzi nati dal 2000 in poi, a partire dai terzini Todisco (2002), Vitiello (2003) e Colombini (2001), gli attaccanti Scala e Petito (entrambi 2002), i centrocampisti Cuccurullo (2000) e Vitale (2001).
Squadra che cura con spiccata attenzione gli inserimenti dei centrocampisti (La Monica su tutti): nel momento in cui trovano varchi invitanti possono fare male all’avversario. Al tempo stesso, nell’ultimo periodo, il Sorrento perde spesso palla a centrocampo e questa è una situazione tattica che il Catania potrebbe sfruttare a proprio vantaggio. In cabina di regia fondamentale il rientro di De Francesco, metronomo preziosissimo per la formazione allenata da mister Maiuri, che punta allo sviluppo di un calcio dinamico e propositivo.
L’identità è quella di una squadra che scende in campo con la mentalità di giocare sempre per vincere, coinvolgendo un pò tutti gli interpreti sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Se a Catania il Sorrento non snaturerà il proprio modo di giocare, lunedì potremmo assistere ad una partita interpretata a viso aperto dalle due squadre.
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